Ore 06.50 – Nel pomeriggio di oggi, martedì 2 novembre, alle ore 16.30 si terrà un presidio a Parma, in Italia, davanti alla sede amministrativa della società Bonatti. Ad indirlo alcune realtà ambientaliste locali —ArtLab, Friday for Future e Ecologia Politica— con lo slogan “Dal Messico all’Italia stop alla devastazione ambientale”. Gli attivisti puntano il dito contro l’azienda, che partecipa alla costruzione di un grosso impianto energetico in Messico, in una zona abitata da comunità indigene.
«Oggi alle 16:30» —si legge su Facebook— «saremo insieme a tante altre realtà della regione in via Nobel 2/A, davanti alla sede amministrativa dell’azienda Bonatti S.p.A, insieme a due compagni del Congreso Nacional Indígena e del Frente de pueblos en defensa de la tierra y del agua Morelos, Puebla, Tlaxcala, comitati messicani che da anni lottano contro la devastazione ambientale, l’estrattivismo e la corruzione che minacciano le loro terre».
«La Bonatti» —proseguono gli organizzatori— «è tra le aziende coinvolte nella costruzione del Progetto Integrale Morelos, un mega-impianto energetico nel centro del Messico, realizzato senza il consenso informato delle oltre 60 comunità indigene che abitano il territorio, minacciando l’ambiente e l’accesso ad acqua pulita, criminalizzando chi si oppone alle grandi opere devastanti che mirano all’appropriazione delle ricchezze e delle risorse locali».
Su iniziativa del presidente Andrés Manuel López Obrador, il progetto è stato sottoposto a consultazione popolare nel febbraio 2019 con un risultato di 59,5% di voti a favore e 40,1% di contrari.
Secondo un documento pubblicato nel luglio 2011 dalla Direzione dei progetti di investimento finanziati e dalla Sottodirezione dello sviluppo dei progetti della Commissione federale per l’elettricità (CFE), il “Proyecto Integral Morelos CCC Centro y Gasoducto Tlaxcala-Puebla-Morelos” è composto da:
Due impianti di produzione di energia a ciclo combinato da 622,5 megawatt ciascuno alimentati a gas naturale.
Un gasdotto per il trasporto del gas dai metanodotti Pemex al sito delle centrali, lungo circa 160 chilometri. e diametro di 30 pollici, negli stati di Tlaxcala, Puebla e Morelos.
Una linea elettrica di 20 chilometri alla sottostazione di Yautepec.
Un acquedotto di 20 pollici da Cuautla con una lunghezza di 10 chilometri.
L’investimento complessivo si avvicina a 1,7 miliardi di dollari.