Ore 15.35 – Il ministro dell’Agricoltura e dello Sviluppo rurale del Messico, Víctor Villalobos Arámbula, ha presentato in conferenza stampa i lavori tecnici, operativi e logistici per lo svolgimento del 43° Congresso mondiale della vigna e del vino 2022 e della XX Assemblea nazionale dell’Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV), che si terrà a Ensenada, Bassa California, dal 31 ottobre al 4 novembre 2022.
Componente chiave del congresso sarà il ripensamento del futuro della viticoltura nel Paese e nel mondo, visti gli effetti dei cambiamenti climatici, al fine di garantire qualità e volume con una gestione sostenibile delle risorse naturali, attraverso l’adattamento dell’agricoltura e della lotta ai parassiti e alle malattie con varietà migliorate.
Villalobos Arámbula ha indicato che l’agenda tecnico-scientifica proposta per questo forum internazionale cercherà di incidere sugli assi strategici inquadrati negli obiettivi dell’OIV e i suoi risultati contribuiranno notevolmente allo sviluppo della coltivazione dell’uva passa, dell’uva da tavola e del vino dal Messico e del mondo.
Tra i benefici diretti del Congresso per il Paese ci sarà il contributo di forum scientifici e lo scambio di conoscenze ed esperienze di altri Paesi sulla corretta gestione dell’acqua, data l’importanza della risorsa, poiché il 70 per cento delle acque dolci l’acqua del pianeta va all’agricoltura.
Durante la conferenza stampa, Nylda García Padilla, capo del dipartimento incontri, incentivi, conferenze e mostre del ministero federale del Turismo, ha affermato che le attività turistiche legate al vino in Messico fanno parte del patrimonio gastronomico del Paese. In alcune destinazioni costituiscono un’importante attrazione e sono il principale motivatore dei viaggi, mentre in altre rappresentano un’offerta complementare.
García Padilla ha sottolineato che lo sviluppo dell’enoturismo nel Paese è poco sviluppato rispetto ad altre nazioni europee o sudamericane, sebbene vi siano regioni vinicole di grande proiezione internazionale come “la Ruta del Vino” in Baja California, altamente competitiva, e percorsi simili nello Stato di Querétaro e nella Valle de Parras, tra gli altri.
Il consumo di vino nel mondo
Secondo l’OIV la top ten dei Paesi che registrano il maggior consumo di vino vede gli Stati Uniti sul gradino più alto del podio, seguiti da Francia e Italia. Si posizionano poi Germania, Regno Unito, Cina, Russia, Spagna, Argentina e Australia.
La situazione varia, però, se si considera il consumo di vino pro-capite. Un grafico condiviso dall’American Association of Wine Economists (AAWE) su Twitter all’inizio di quest’anno ha presentato i litri medi di vino bevuti per persona (di età superiore ai 15 anni) nel 2018. Il Portogallo è in testa con 62,1 litri pro-capite, seguito dal Lussemburgo con 55,5 litri, dalla Francia con 50,2, dall’Italia con 43,7, dal Regno Unito con 22,6 e infine dagli Stati Uniti con 12,4 litri.
Buonasera.
Lavoro nel import Italia resto del mondo. Ho molti produttori di vino doc, dop, igp con prodotti unici.
Qualche inversionista interessato?
Grazie per l’attenzione.