Ore 10.09 – In occasione dell’edizione 2021 della Fiera Internazionale del libro di Guadalajara, conclusasi ieri, lo scrittore italiano Antonio Scurati è stato intervistato dal giornalista messicano Leonardo Curzio in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura e l’Ambasciata d’Italia in Messico.
Scurati parla del suo nuovo romanzo M. L’uomo della provvidenza, che segue M. Il figlio del secolo (premio Strega 2019), entrambi centrati sulla figura di Benito Mussolini.
M. L’uomo della provvidenza si svolge negli anni tra il 1925 e il 1932, da quando Mussolini diventa il primo ministro più giovane della storia d’Italia.
Il volume è stato definito da Sette, il settimanale del Corriede della Sera, «Il miglior vaccino narrativo disponibile contro il populismo» e da maggio è uscita la sua versione in lingua spagnola, pubblicata dalla casa editrice Alfaguara e in vendita anche in Messico in versione cartacea e in formato ebook.
Curzio aveva già intervistato Scurati nel marzo di quest’anno a proposito del primo volume di quella che sarà una quadrilogia che unisce —come affermano i critici— «con enorme abilità e brillantezza, le risorse narrative della finzione con il rigore e la profondità del saggio storico».
Lo scrittore sta lavorando, inoltre, insieme a Netflix alla trasposizione in videoserie dei suoi libri sul fascismo, sebbene con qualche difficoltà: «Sono arrivate diverse obiezioni sulla storia» —ha detto al Corriere della Sera— «La divisione editoriale vorrebbe dei buoni all’inizio e una storia d’amore. Vorrebbero cambiare l’ordine del racconto. Ma come si fa? Io ho fatto un libro sui fascisti, assumendo il loro punto di vista, e la scommessa è proprio questa. Sono tutti cattivi nel libro e non può essere diversamente».
Qui sotto, entrambe le interviste sottotitolate in spagnolo.