Nell’Italia del nord una madonna messicana motiva il turismo religioso

Nell'Italia del nord, una madonna messicana motiva il turismo religioso

Ore 11.34 – È grazie a Giancarlo Checchinato, ex rugbista, che una statuetta della Madonna di San Juan de los Lagos è arrivata in Polesine, nell’Italia settentrionale. Durante un soggiorno in Messico, lo storico giocatore del Rugby Rovigo ha conosciuto la storia della Vergine dell’omonima città dello Stato messicano di Jalisco, di cui è patrona. Tornato in Italia, nell’ambito di scambi commerciali con il Paese nordamericano, Checchinato ha ricevuto la visita di una comitiva di studenti di Monterey, che gli hanno portato in dono una riproduzione della figura, il cui originale di pasta di canna di mais —prodotto circa quattro secoli fa da artigiani della regione di Pátzacuaro, nel Michoacán— misura 33,5 centimetri e pesa 321,9 grammi.

Dapprima Checchinato l’ha collocata a Porto Viro, nel delta del fiume Po, presso Cà Cornera, antica corte agricola adibita a ristorante, in accordo con l’allora gestore Venerino Bardella. Venerino e la moglie Mendina si sono poi trasferiti a Panarella, nel Polesine, portando con sé la piccola statua. Checchinato e Bardella hanno proposto allora al parroco di collocare l’immagine nella Chiesa del piccolo villaggio, appartenente al comune di Papozze.

È nato così —con l’idea di trasformare il borgo in un luogo di pellegrinaggio per promuovere questo lembo di territorio polesano— un comitato festeggiamenti in onore della Madonna di San Juan de Los Lagos. Presieduto da Massimo Barison, parroco e amministratore della parrocchia di Panarella, il comitato organizza eventi, tra cui una mostra di presepi che sta attraendo in questi giorni molti turisti. Pezzo forte dell’esposizione è un presepe, realizzato con statue messicane, e ambientato proprio a San Juan de los Lagos.

«Nell’ambito dei festeggiamenti in onore dell’intronizzazione di nostra signora di San Juan de Los Lagos [avvenuta il 24 giugno 2021, ndr], giunta a Panarella dal Messico» —ha spiegato Checchinato— «è stata organizzata nella chiesa un’interessante rassegna di presepi, elaborati da Alessandro Cannatà, docente e artista di Adria. La mostra, che si concluderà il 2 febbraio in occasione della festa della Candelora, sta ottenendo successo per il considerevole numero di visitatori, provenienti da tutto il Polesine, che quotidianamente visitano le sei affascinanti opere esposte da Cannatà. L’artista è riuscito a fare rivivere le scene più belle che caratterizzano il presepe, rappresentando la sua storia piena di magia. Contemporaneamente alla rassegna, è stato presentato il calendario 2022 dedicato alla Virgen di San Juan de Los Lagos di Panarella. Risulta essenziale l’impegno di Cannatà che, oltre ad aver allestito l’esposizione, si mette a disposizione come guida per accompagnare i visitatori. In particolare, ha concepito il presepe con statue messicane, ambientato proprio a San Juan de Los Lagos, in onore della Madonnina arrivata in Polesine dal Messico».

Secondo il racconto di alcuni testimoni oculari, nel 1623 una famiglia di imprenditori circensi che si stava recando a Guadalajara arrivò a San Juan de los Lagos con diversi spettacoli, tra cui quello di una giovane che saltava su un trapezio collocato sopra un letto di daghe. Durante un’esibizione, la ragazza perse l’equilibrio e cadde sui pugnali, morendo all’istante.

Poco prima della sepoltura, una donna indigena di nome Ana Lucía, colpita dal dolore dei genitori, chiese permesso di portare una piccola immagine che chiamava “La Cihualpilli” (“illustre dolce signora” in náhuatl), dicendo che era miracolosa poiché a volte cambiava posto senza che nessuno fosse intervenuto. Secondo le testimonianze, la posò sul petto della ragazza che, immediatamente, risuscitò.

Il Comitato festeggiamenti nel corso di una conferenza stampa con il sindaco di Papozze, Pierluigi Mosca, per presentare il programma e gli eventi in vista dell’intronizzazione della Madonna di San Juan de los Lagos,
avvenuta alcuni mesi fa.

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