Canova, nel 2022 il bicentenario della morte

Canova, nel 2022 il bicentenario della morte

Ore 09.37 – Si celebra quest’anno il bicentenario della morte di Antonio Canova, scultore e pittore del Neoclassicismo italiano, protagonista di un’esposizione al Museo Nacional de San Carlos di Città del Messico nel 2016 (nelle foto di questo articolo, alcune delle opere esposte in quell’occasione).

Nato a Possagno nel 1757 e morto a Venezia nel 1822, il genio di Canova è indiscusso e i suoi capolavori trovano posto nei più importanti musei del mondo, dal Louvre all’Hermitage.

Tra il 7 luglio e il 2 ottobre 2016 sono state esposte in suolo azteco sei sue sculture e tredici incisioni, accompagnate da 29 fotografie di Domenico Mimmo Jodice (Napoli, 24 marzo 1934), che ha reinterpretato l’opera dello scultore con i suoi scatti. La mostra, proveniente dall’archivio della Biblioteca del Museo Civico di Bassano del Grappa, è stata organizzata in quell’occasione in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura.

In Italia, dopo l’istituzione, a metà dicembre 2021, del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Secondo Centenario con circa 157 mila euro di fondi pubblici, si attende la definizione degli eventi che saranno giudicati idonei e quindi organizzati nei mesi a venire per rendere omaggio all’artista veneto.

Tra le istituzioni in prima linea ci sarà il Comune di Possagno, in stretta collaborazione con il Museo Canova, che si è già aggiudicato 784.000 euro provenienti dal Ministero della Cultura per realizzare il progetto “Restauro e digitalizzazione del complesso architettonico canoviano”. L’iniziativa interesserà l’Ala Ottocentesca del museo —composto dalla gypsotheca, dalla casa natale, dalla biblioteca e dall’archivio— fatta edificare dal fratellastro dello scultore, l’abate Giovanni Battista Sartori, al fine di ospitare le opere canoviane appositamente trasportate da Roma, ultima sede di lavoro dell’artista.

Sul fronte delle mostre, il calendario è denso, con alcuni progetti già inaugurati negli ultimi mesi del 2021.

Proprio ai Musei Civici di Bassano del Grappa —luogo d’origine delle opere esposte in Messico nel 2016— come primo atto celebrativo è stata realizzata la completa digitalizzazione dell’archivio canoviano conservato nella biblioteca, oltre all’allestimento della mostra Ebe Canova, ospitata fino 30 maggio 2022.

L’esposizione presenta al pubblico la bellezza ritrovata della celebre statua in gesso del 1817: grazie alle nuove tecnologie, i frammenti dell’opera —che era andata in pezzi dopo il bombardamento alleato su Bassano nel 1945— sono stati rimessi insieme a ricomporre la forma originaria. Accanto al capolavoro sono esposti dipinti, disegni, libri illustrati e un approfondimento sulla figura mitologica di Ebe, simbolo dell’eterna giovinezza.

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