I governi di Italia e Messico invitano i connazionali a rientrare dall’Ucraina

Ore 06.36 – La Farnesina e il governo del Messico hanno invitato i loro connazionali in Ucraina a rientrare in via precauzionale.

Mentre sul terreno la tensione è sempre più alta, dopo una riunione straordinaria dell’Unità di Crisi italiana dedicata alla minaccia russa, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha annunciato le decisioni prese.

I circa duemila italiani che vivono nel Paese, la maggior parte dei quali nella capitale Kiev, sono invitati a salire su un aereo commerciale e tornare in patria il prima possibile.

A chi è in Italia, «considerata la situazione di incertezza ai confini», viene invece chiesto di «posticipare tutti i viaggi non essenziali verso l’Ucraina», in particolare quelli “a qualsiasi titolo nelle regioni di Donetsk e Lugansk ed in Crimea”, che sono “sconsigliati”. Termini diplomatici per sottolineare la pericolosità degli spostamenti in un momento particolarmente delicato.

Ma non solo: «Un’altra disposizione presa» – ha aggiunto Di Maio – «è quella di far rientrare tutto il personale non essenziale della nostra sede diplomatica a Kiev». Questo non implica la chiusura dell’ambasciata, che «resta pienamente operativa», ha assicurato il ministro. L’Unità di Crisi ha indicato il numero di emergenza al quale rivolgersi in caso di necessità: +380503102111.

Anche il governo del Messico ha raccomandato i connazionali ad evitare viaggi in Ucraina e a chi si trova nel Paese di informarsi sulle opportunità di rientro. «Alla luce della riduzione della connettività aerea in Ucraina, si invitano le persone messicane che visitino l’Ucraina per turismo o affari ad evitare il viaggio in questo momento, dinanzi al crescente rischio di non poter tornare», recita una nota della Secretaría de Relaciones Exteriores sul sito della guida ai viaggi. «Al tempo stesso si suggerisce alla comunità messicana residente a prenotare le rotte commerciali ancora disponibili, se la loro intenzione è quella di abbandonare il Paese».

L’aumento della tensione ai confini dell’Ucraina ha spinto tutte le principali cancellerie occidentali a richiamare i propri connazionali. Anche se l’obiettivo resta creare un contesto idoneo al dialogo e alla risoluzione, in una giornata carica di tensione, ma anche di contatti diplomatici. «Lavoriamo tutti al fine di evitare un’escalation», ha assicurato Di Maio, sottolineando che si sta cercando «una soluzione diplomatica e ci auguriamo che il prima possibile possano arrivare segnali tangibili in tal senso».

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