Ore 06.04 – Prem Dayal, al secolo Giuseppe Pasculli, è stato definito come «un italiano che sfugge alle categorie».
La sua carriera è iniziata al principio degli anni ottanta come artista di strada (mimo), per poi diventare coreografo, regista e drammaturgo. Ha collaborato per anni con Armando Pugliese ed è stato assistente di Dario Fo nell’allestimento dell’Arlecchino alla Biennale di Venezia.
Fra le sue opere teatrali: Il Claus, C’ho l’Aids, Il Miles di Plauto, Un Negro Chiamato Nicola, I Love you… Bambolina, Aria Ruvida, Rock Pantomime.
Ha trascorso gli anni novanta quasi interamente in India, dove ha appreso la meditazione e ha studiato la terapia transpersonale. In quel periodo ha vissuto e lavorato nell’Osho International Commune di Puna, senza trascurare le sue attività teatrali.
Dal 2001 vive in Messico, dove ha fondato L’Osho Meditation Center, attraverso cui ha iniziato migliaia di persone alla ricerca interiore, formando intorno a sé una piccola comunità. Conduce conferenze sul “risveglio della coscienza” e segue decine di gruppi in cui usa uno stile terapeutico originale che combina la terapia con la meditazione e che ha chiamato Reconnecting.
In questi ultimi anni ha raggiunto la notorietà grazie ai suoi libri, fra cui Me vale madres, edito da Penguin Random House e Grijalbo (tradotto in italiano con il titolo Mavaffanguru. Guida spirituale per mistici senza Dio), divenuto un best seller con più di 200.000 copie vendute. Ha inoltre pubblicato Tantra e Salsiccia, Il Calendario Eterno e Autobiografía de un Pinche Guey (lanciato in italiano con il titolo Mi Volevano Normale).
Nella prefazione a Mavaffanguru, l’autore afferma: «Nello scrivere questo libro mi sono dedicato a fare ciò che più mi diverte: far ridere, scandalizzare, provocare, ispirare e fare arrabbiare gli ortodossi di qualsiasi banda».
Venerdì 18 febbraio 2022 Rai Italia ha trasmesso —nella sezione Le Storie del programma l’Italia con voi— un servizio di Alessandro Galassi in cui Dayal racconta brevemente la sua vita e afferma: «Il Messico mi ha aperto le braccia e il cuore». Riportiamo di seguito il video sottotitolato in spagnolo da Puntodincontro.