Ore 17.42 – La casa di produzione cinematografica italiana Solaria Film ha annunciato l’inizio delle riprese della commedia Un messicano sulla Luna, coproduzione internazionale con Arte Mecánica, una delle società più attive nello sviluppo del cinema indipendente in terra azteca. Sono inoltre coinvolti il governo federale messicano con EFICINE e il ministero della Cultura italiano con il Fondo coproduzioni minoritarie creato nel 2019.
Le riprese del film, co-diretto da José Luis Yañez e Cecilia Guerrero, proseguiranno fino al prossimo 28 marzo nello Stato di Colima, protagonista l’attore messicano Héctor Jiménez affiancato dall’italiano Alessio Lapice (nella foto).
Jiménez veste i panni di Simón, un giornalista che scrive storie sensazionali per il giornale locale e la sera serve ai tavoli del ristorante di sua moglie Mary. Simón è in competizione per un posto da cronista in un prestigioso quotidiano, deve solo riuscire a consegnare, lo stesso giorno dello sbarco dell’Apollo 11 sulla luna, un articolo che dimostri il suo talento. Durante una cena con amici, Simón ascolta involontariamente una storia che potrebbe portarlo non solo alla posizione di cronista, ma al successo e alla fama che ha sempre sognato. Neil Armstrong, l’uomo che per primo metterà piede sulla Luna, è in realtà messicano. Simón sente che sotto quel pettegolezzo potrebbe nascondersi qualcosa di vero e intravede la possibilità di ottenere non solo il posto agognato, ma anche l’apprezzamento di suo padre. Insieme a Carlo (Alessio Lapice), suo compagno di avventure, decide quindi di partire alla volta di Llano Grande, una piccola città nel sud dello Stato di Jalisco, per scoprire la verità sul presunto Neil Armstrong.
La sceneggiatura di Un messicano sulla Luna è stata scritta da Francis Levy Lavalle, che l’ha tratta dal libro omonimo di Manuel Sánchez de la Madrid, recentemente scomparso. La fotografia è di Héctor Ortega, il montaggio di Marco Guelf e le musiche di Camilla Uboldi.
«Un messicano sulla Luna» —spiega Emanuele Nespeca di Solaria Film— «è un’opportunità importante per consolidare l’impegno della nostra società nella collaborazione con l’America Latina. La buona qualità del progetto fa sì che il film abbia tutte le carte in regola per attirare l’attenzione della critica e partecipare a festival internazionali che ne permetteranno un ampliamento della visibilità, per una migliore circuitazione e vendita».