Ore 14.09 – Michael Ronda, attore e cantante italo-messicano nato il 28 settembre 1996, è noto soprattutto per aver interpretato i ruoli di Simón Álvarez nella telenovela argentina Soy Luna e di Javier Williams nella serie Control Z di Netflix.
Figlio di Davide Ronda, italiano di Cremona, e Vicky Escobosa, messicana, ha debuttato nel 2011 interpretando il ruolo di Camilo Galván nella telenovela La fuerza del destino. Ha poi recitato nei film La noche del pirata e Bacalar interpretando i ruoli di Dani e Santiago. Uno dei suoi personaggi più celebri è stato quello di Poncho nella serie televisiva Como dice el dicho.
Nel marzo 2016 insieme ad Agustín Bernasconi ha realizzato una cover di Por última vez, di Matisse, e a novembre dello stesso anno ha ripetuto il successo con Drag Me Down degli One Direction insieme a Lionel Ferro e Sebastián Villalobos.
Nel 2019 ha ottenuto il ruolo di Gabriel nella seconda stagione della serie TV spagnola Bajo la red.
Abbiamo intervistato Michael alcuni giorni fa, dopo aver saputo del suo ingaggio per interpretare un lungometraggio nel Bel Paese.
Stai per andare in Italia. Cosa ci vai a fare?
Andiamo a fare un film, la mia prima pellicola in Italia. Sono molto contento perché fino a adesso ho lavorato molto, però sempre in Messico, sebbene con trasferte in Argentina e in Spagna. Essendo metà messicano e metà italiano, questa opportunità mi rende felice.
Quando parti?
Il 17 aprile e rimarremo là circa un mese e mezzo.
Immagino che non potrai raccontarci molto sul film, ma dimmi per favore tutto quello che puoi.
Non posso dirti molto, perché il film parla un po’ di tutto, quindi qualsiasi cosa io dica potrebbe rivelare informazioni che non devo diffondere. Quello che posso affermare è che sono molto emozionato, perché è una bella storia e so che il regista e il direttore della fotografia stanno facendo un lavoro incredibile e scegliendo dei posti meravigliosi per le riprese. Il risultato finale sarà come una cartolina e questo mi rende molto felice.
La tua interpretazione sarà in italiano?
Sì: la sceneggiatura è per l’80% in italiano e per il 20% in inglese.
Quando uscirà il film?
È molto difficile da prevedere. Abbiamo girato un lungometraggio circa due anni e mezzo fa con attori messicani molto importanti, tra cui Verónica Castro con la produzione di Eugenio Derbez, e ad oggi non sappiamo esattamente quando uscirà. Il processo, una volta terminate le riprese, richiederà circa 6-7 mesi prima che il film sia pronto, ma poi non so quanto tempo ci vorrà prima che esca.
Dovrai sospendere quello che stai facendo attualmente in Messico per andare in Italia?
Sto riprendendo la mia attività musicale, al mio ritmo. Ho una riunione oggi per riorganizzarci, perché abbiamo appena finito Control Z 3, una serie Netflix di grande successo, e stiamo ricominciando gli altri programmi. Qualche settimana fa eravamo a Buenos Aires, a fare una serie per Spotify prodotta da Vincenzo Grattieri, anche lui italiano, ed è andata molto bene.
Cosa farai quando tornerai in Messico?
Di ritorno dall’Italia realizzeremo la seconda stagione di Papás por Encargo, una produzione originale Disney+, realizzata da BTF Media. Nella prima stagione di 10 puntate è andata molto bene.
Come dividi il tuo tempo tra recitazione e musica?
Cerco di distribuire la mia agenda e i miei spazi per poter soddisfare entrambe le discipline. È difficile, perché tutte e due sono molto impegnative in termini di tempo, ma volendo si può fare. Ultimamente sono stato meno attivo in ambito musicale, a causa delle mie numerose attività cinematografiche e di serie, per cui il mio piano è di chiudermi in studio per le prossime due o tre settimane prima di andare in Italia.
Raccontaci, quali sono le tue specialità artistiche?
Recito, compongo, suono la chitarra, canto, ballo e… cucino molto bene.
Passi molto tempo in cucina?
Sì, ho un buon maestro: mio papà è un ottimo chef. Mi piace mangiare bene e qui in Messico preferisco sempre —come ci ha insegnato lui— mangiare la pasta a casa, visto che ci sono ristoranti che non sanno proprio come cucinarla.
Vuoi aggiungere qualcosa prima di concludere questa breve intervista, Michael?
Sono molto felice di andare in Italia per lavoro, è una nuova finestra che si apre e desidero che rimanga aperta. Voglio davvero fare molte cose e mi piacerebbe anche viverci per un po’. Le mie radici sono italiane e mi sento italiano. Quando gioca la nazionale non posso fare a meno di provare tante emozioni. Sono grato per questa opportunità professionale e sono molto fiducioso che il risultato sarà eccellente.
Michael può essere contattato e le sue attività possono essere seguite attraverso i social network: @michaelronda (Instagram), @michael.ronda (facebook), @Michaelronda (Twitter) e @rondamichael (TikTok).
Michael con la sua famiglia, da sinistra: il fratello Kevin, il padre Davide, la mamma Vicky e la sorella Alessandra