Un francobollo per i 100 anni della sede dell’Ambasciata messicana a Roma

Un francobollo per i 100 anni della sede dell'Ambasciata messicana a Roma

Ore 15.45 – Si è svolta ieri alle 16 presso gli uffici del Servizio postale messicano (SEPOMEX) la cerimonia di presentazione del francobollo commemorativo del centenario della sede dell’Ambasciata del Messico in Italia.

Hanno partecipato la direttrice generale di SEPOMEX/Correos de México, Rocío Bárcena, la sottosegretaria agli Affari Esteri, Carmen Moreno Toscano, e l’Ambasciatore d’Italia in Messico, Luigi De Chiara.

«Un meraviglioso omaggio ai rapporti tra l’Italia e il Messico», ha twittato De Chiara dopo l’evento. Il francobollo «riconosce l’Architetto Adamo Boari» —ha scritto sui social l’Ambasciatore del Messico in Italia, Carlos García de Alba— «che fu fondamentale nell’individuare la sede dell’Ambasciata e ideare i palazzi delle Poste e delle Belle Arti».

La sede della rappresentanza diplomatica del Messico in Italia si trova nell’area nord-est di Roma, in un edificio in stile Liberty, che occupa un immobile acquisito il 2 luglio 1922 dal Governo del Messico.

La storia indica che il contratto di compravendita fu firmato dal generale Eduardo Hay, allora rappresentante del Messico nel Bel Paese, e dal costruttore Giovanni Perucchetti.

Il completamento dei lavori fu curato dall’ingegner Arturo Pani, fratello dell’allora ministro degli Affari Esteri, Alberto Pani, che servì come Console del Messico a Genova.

In una controversia tra il costruttore e il governo del Messico, a causa dei costi legati alle modifiche a cui era stata sottoposta la proprietà, il famoso architetto e ingegnere ferrarese Adamo Boari, autore del progetto per il Palazzo delle Belle Arti e il Palazzo delle Poste a Città del Messico, nominato arbitro dalle parti, diede ragione alle autorità messicane con un parere redatto a Roma nell’aprile del 1925.

L’edificio fu utilizzato per molti anni come residenza e cancelleria dell’Ambasciata. Solo nel 1987, su suggerimento dell’Ambasciatore Octavio Rivero Serrano, si decise che il sito sarebbe stato adibito esclusivamente a sede degli uffici.

Molti eminenti messicani vi hanno lavorato, tra cui 41 titolari, tra politici, diplomatici, giuristi, filosofi, romanzieri e storici.

«Nella sede dell’Ambasciata del Messico in Italia» —si legge in una nota— «si continuano a scrivere il passato, il presente e il futuro della memoria diplomatica bilaterale, condotta in un quadro di rispetto reciproco e riconoscimento dei valori condivisi a favore delle migliori cause dell’umanità. Ecco perché il servizio postale messicano emette un francobollo in occasione dei 100 anni di questo importante e maestoso edificio».

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