Ore 10.29 – Nella ripartizione America Settentrionale e Centrale è stata eletta al Senato Francesca La Marca (PD) con 9.882 voti, mentre alla Camera andranno Andrea Di Giuseppe (FDI, 6820 voti) e Christian Di Sanzo (PD, 5.806 voti). Ecco un breve profilo dei tre parlamentari:
Francesca La Marca (PD, Senato)
È nata in Canada, a Toronto, città in cui vive, da genitori italiani: la madre nativa di Sannicandro di Bari ed il padre di Delia (Caltanissetta).
Dal 2014 è componente della Fondazione Italia USA, di cui è consigliere.
Si è laureata in italiano e francese all’Università di Toronto, ateneo presso il quale ha conseguito anche un dottorato in letteratura francese.
Alle elezioni politiche del 2013 è stata eletta alla Camera dei Deputati, nella ripartizione America Settentrionale e Centrale, per il Partito Democratico, in virtù delle 8.500 preferenze personali. È stata la prima italiana di seconda generazione eletta al Parlamento. Alle elezioni politiche del 2018 è stata rieletta alla Camera dei Deputati.
Andrea Di Giuseppe (FDI, Camera dei deputati)
Nato e cresciuto a Roma, vent’anni fa Andrea di Giuseppe si è trasferito in Florida, portando negli Stati Uniti l’esperienza familiare nella produzione e distribuzione di vetro e pavimenti e rivestimenti di alta qualità. Oltreoceano ha dato vita al Gruppo Trend, un’azienda presente in tutto il mondo con oltre 2.700 dipendenti diretti, che coniuga la tradizione artistica italiana e il rispetto per le risorse della terra, un matrimonio fra i nobili e prestigiosi materiali della fornace Orsoni Venezia 1888 e le tecnologie innovative dello stabilimento di produzione del Gruppo a Sebring (Florida). Nel 2003 ha fondato Trend Transformations, la prima catena di franchising di cucine negli Usa, nel Regno Unito ed in Australia che conta oggi più di 240 negozi. Di Giuseppe è anche co-proprietario della catena di ristoranti Spris a Miami. La sua più recente inziativa imprenditoriale è la società ADG international a Dubai, che si occupa prevalentemente di wealth management e commodities.
Lo scorso dicembre è stato il più votato alle elezioni per il Com.It.Es. circoscrizione Sud-Est, che rappresenta 50.000 italiani: eletto con la Lista Civica Tricolore Miami è stato scelto come presidente. A giugno è stato eletto Coordinatore Intercomites USA.
In occasione dell’ultima votazione referendaria, ha evidenziato la mancata consegna dei plichi elettorali, denunciando pubblicamente questa situazione e chiedendo il rispetto del diritto di voto per gli italiani all’estero.
Christian Di Sanzo (PD, Camera dei Deputati)
39 anni, ingegnere, consulente manageriale e presidente del Comites di Houston.
«Sono in Nord America da 17 anni, sono arrivato all’ultimo anno di università e poi sono rimasto per conseguire il mio Ph.D. in ingegneria a UC Berkeley in California», ha raccontato per un articolo pubblicato su Puntodincontro il 31 agosto.
«Dopo il dottorato mi sono trasferito in Texas per lavorare come dirigente in una compagnia di consulenza internazionale. Vivo ancora in questo Stato, la cui vicinanza al Messico mi ha permesso di conoscere il Paese, insieme al mio lavoro che mi ha portato spesso anche in Centro America».
«Il mio programma» —afferma Di Sanzo— «è quello di poter coniugare le esigenze sia della nuova che della vecchia emigrazione per unire davvero la nostra bella comunità italiana. Allo stesso tempo, credo che sia fondamentale contribuire, con le nostre conoscenze di italiani all’estero, alla crescita e allo sviluppo dell’Italia».
«Da una parte» —continua— «dobbiamo tutelare i diritti degli italiani e delle Italiane nel mondo e combattere per ottenere risultati concreti rispetto alle istanze storiche delle nostre comunità, dall’altra abbiamo il dovere di portare avanti proposte innovative come italiani in Nord e Centro America. Noi che viviamo all’estero abbiamo una visione globale ed internazionale da mettere al servizio dell’Italia per renderla un Paese più moderno ed efficiente».
«Dobbiamo» —aggiunge— «continuare sulla strada della semplificazione delle procedure amministrative per gli italiani e italiane all’estero (SPID, AIRE, ottenimento del passaporto); continuare a batterci per la riapertura dei termini per il riacquisto della cittadinanza, perché chi è italiano lo è per sempre, e puntare sull’istituzione di un ticket sanitario per gli italiani e italiane all’estero che permetta loro di accedere alle cure mediche quando si trovano in Italia».
«Dobbiamo, inoltre, spingere per intensificare le relazioni tra l’Italia e il Nord e Centro America, attraverso una serie di iniziative concrete come la realizzazione di accordi a livello governativo tra università di eccellenza della ripartizione e l’Italia, per permettere ai ricercatori e ricercatrici opportunità reali di collaborazione e, allo stesso tempo, aiutare il nostro Paese a diventare attrattivo sul piano dell’internazionalizzazione degli atenei; supportare imprese italiane in Nord e Centro America attraverso l’istituzione di finanziamenti a tasso zero che permettano la nascita di nuove giovani società; assegnare un addetto scientifico e un addetto commerciale a tutte le sedi consolari in Nord e Centro America, in modo da migliorare le connessioni sul territorio e la comunicazione tra consolati e realtà locali».
«Il mio programma» —conclude— «si basa su fatti concreti, impegno e tanta passione. Lavorando insieme, possiamo farcela».