Messico: l’Italia ricorda i giornalisti vittime della violenza

Messico: l'Italia ricorda i giornalisti vittime della violenza

Ore 01.46 – Con un Altar de Muertos (altare dei morti) allestito secondo la tradizione messicana, ancora oggi molto sentita, l’ambasciata d’Italia in Messico ha voluto rendere omaggio ai giornalisti vittime di violenza nel Paese.

Nel corso di una cerimonia commemorativa svoltasi venerdì 28 ottobre presso l’Istituto italiano di cultura (Iic), alla presenza di Enrique Irazoque, responsabile dell’Unità per la Difesa dei Diritti umani del ministero dell’Interno, della giornalista Marcela Turati, di membri della società civile e di diverse rappresentanze diplomatiche, l’ambasciatore Luigi De Chiara ha definito i giornalisti «attori fondamentali della democrazia e dello Stato di diritto».

Sull’altare —realizzato da un’artigiana messicana e dal direttore dell’Iic Gianni Vinciguerra— sono stati collocati i volti dei 17 giornalisti assassinati in Messico nel 2022, assieme a quello di Pier Paolo Pasolini, il celebre scrittore e regista italiano ucciso nel 1975, di cui quest’anno ricorre il centesimo anniversario della nascita.

Tali volti, ha spiegato l’ambasciatore, «rappresentano i giornalisti di ogni Paese e di ogni epoca che rischiano la vita nell’espletamento della loro attività professionale», facendo riferimento anche ai numerosi inviati deceduti nel conflitto ucraino generato dall’invasione russa.

«Oggi, nel giorno in cui secondo la tradizione indigena i defunti ritornano provvisoriamente nel mondo dei vivi, vogliamo far ritornare fra noi i giornalisti scomparsi», ha proseguito De Chiara.

«Esprimiamo la nostra ammirazione per il loro coraggio» —ha concluso— «e ribadiamo la nostra ferma determinazione a difendere ed onorare la loro memoria e l’impegno affinché tutti possano svolgere il loro fondamentale lavoro in modo autonomo e senza minacce alla loro incolumità» (ANSA).

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