Ore 06.37 – Secondo i dati diffusi oggi dall’Istat, la popolazione censita in Italia al 31 dicembre 2021 ammonta a 59.030.133 residenti, in calo dello 0,3% rispetto al 2020 (-206.080 individui).
Il decremento di popolazione interessa soprattutto il Centro Italia (-0,5%) e l’Italia settentrionale (-0,4% sia per il Nord ovest che per il Nord est), è più contenuto nell’Italia meridionale (-0,2%) e risulta minimo nelle Isole (appena 3mila unità in meno). Le donne rappresentano il 51,2% della popolazione residente, superando gli uomini di 1.392.221 unità. Sono alcuni dati che emergono dalla terza edizione del Censimento permanente della Popolazione e delle Abitazioni, svolta nell’autunno 2021.
Il calo di popolazione è dovuto al saldo naturale negativo —provocato dal calo delle nascite e dall’ancora elevato numero di decessi legato al Covid-19—, ma è da attribuire anche alla diminuzione della popolazione straniera. Gli stranieri censiti sono 5.030.716 (-141.178 rispetto al 2020), con un’incidenza sulla popolazione totale di 8,5 stranieri ogni 100 censiti. Quasi la metà degli stranieri censiti nel 2021 proviene dall’Europa (47,7%), il 22,6% dall’Africa, una percentuale di poco inferiore dall’Asia e il 7,3% dall’America (Figura 6). L’Unione europea è l’area maggiormente rappresentata (27,6%), seguono l’Europa centro orientale (19,3%), l’Africa del nord (13,6%) e l’Asia centro meridionale (11,6%).
Il Nord è l’area più attrattiva per gli stranieri
Nel Nord Italia si concentra il 59% della popolazione straniera censita (2 milioni 973mila); in particolare è il Nord ovest, con oltre un terzo dei cittadini non italiani rilevati, l’area più attrattiva. Il Centro Italia accoglie il 25% di stranieri rilevati (1 milione 241mila) e il Sud e le Isole, rispettivamente, l’11,6% e il 4,6%.Nel confronto con il 2020, le regioni che hanno registrato il calo maggiore sono Lombardia (-35mila), Toscana (-19mila circa), Lazio (-17mila) e Veneto (-16mila). Al contrario, Calabria, Puglia e Basilicata, sebbene inmisura molto ridotta, sono le uniche a registrare un incremento di stranieri.
Aumento dell’età media
L’età media dei residenti nella Penisola si è innalzata di tre anni rispetto al 2011 (da 43 a 46 anni). La Campania continua a essere la regione più giovane (età media di 43,6 anni), mentre la Liguria si conferma quella più anziana (49,4, anni).