Ore 07.22 – Nel mondo «peggiorano i rischi in un contesto globale fortemente polarizzato da elementi di natura geopolitica, in particolare nella componente di violenza politica. Peggiorano i rischi climatici, ma migliorano gli indicatori di transizione energetica».

Lo ha dichiarato il Responsabile degli Studi e Ricerche di Sace, Alessandro Terzulli, durante la presentazione della Mappa dei rischi 2023 che, ha spiegato, «evidenzia una generale stabilità del quadro dei rischi del credito globali, senza mostrare tuttavia l’auspicata inversione di tendenza dopo i marcati incrementi dello scorso anno».

«Se da un lato questa stabilità è una buona notizia perché, nonostante le circostanze geopolitiche avverse, le principali economie sono riuscite a mantenere un livello di rischio relativamente immutato, dall’altro rappresenta un’occasione persa per quelle geografie che hanno beneficiato di ampi supporti finanziari».

Tra i mercati di opportunità che evidenzia lo studio ci sono il Messico, l’India, il Vietnam, gli Emirati Arabi Uniti e il Brasile, grazie a profili di rischio del credito in sostanziale miglioramento in tutti gli aspetti.

Al contrario, i Paesi che presentano maggiori criticità sono quelli dell’Africa Subsahariana, a causa del peggioramento del rischio politico, mentre è necessario «un approccio selettivo», rileva Sace, in Medio Oriente e in Nord Africa (ANSA).