Ore 10.09 – Si svolgerà a Roma il 16 marzo prossimo —dalle 10 alle 14 nella Sala Matteotti della Camera dei Deputati— la presentazione del libro Scoprirsi italiani – I viaggi delle radici, di Marina Gabrieli, Riccardo Giumelli, Delfina Licata e Giuseppe Sommario.
All’incontro, promosso dall’on. Fabio Porta e dai colleghi eletti all’estero Toni Ricciardi, Christian Di Sanzo e Nicola Carè, interverranno gli autori del libro, il responsabile del Progetto “Turismo delle radici” del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), Giovanni Maria De Vita, il direttore di Rai Italia, Fabrizio Ferragni, il coordinatore delle Consulte regionali presso il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, Luigi Scaglione, sindaci, rappresentanti dell’associazionismo e operatori del settore.
La presentazione, patrocinata dal MAECI, sarà una occasione importante per riflettere su come implementare le politiche concernenti il Turismo delle radici, coinvolgendo anche le organizzazioni degli italiani all’estero.
I temi trattati nel volume sono già stato esposti durante la presentazione, lo scorso 15 febbraio, del Progetto PNRR Turismo delle radici: una strategia integrata per la ripresa del settore del turismo nell’Italia post Covid-19, a cui hanno partecipato il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, il sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, e la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini.
Durante la sessione tecnica dell’evento di febbraio sono intervenuti, in una tavola rotonda, anche l’amministratrice delegata di Enit, Ivana Jelinic, il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli, e il presidente dell’Associazione Asmef, Salvo Iavarone.
Il caso messicano
In Messico esistono importanti comunità di discendenti di italiani —tra cui quelle della Colonia Manuel González, nel municipio di Zentla dello Stato di Veracruz, e del villaggio di Chipilo, nello Stato di Puebla— che ebbero origine dalle immigrazioni provenienti dal Veneto e dal Trentino alla fine del XIX secolo. I rappresentanti diplomatici e consolari dello Stato italiano celebrano tutti gli anni nel mese di ottobre con la collettività dello Stato di Veracruz l’anniversario dell’arrivo delle famiglie trentine nel 1881, mentre a Chipilo —che ha celebrato alcuni mesi fa i 150 anni della fondazione alla presenza della sindaca di Segusino (Treviso) Gloria Paulon— è stato inaugurato un vero e proprio Museo dell’immigrazione italiana.
«Abbiamo intenzione di incentivare il turismo delle radici sia attraverso il bando del ministero che con un progetto speciale su cui stiamo lavorando», ha spiegato a Puntodincontro Giovanni Buzzurro, presidente del Comites messicano.
«Per quanto riguarda il primo caso» —ha aggiunto— «sono stato personalmente contattato dal distretto turistico Valle dei templi di Agrigento per stipulare una collaborazione che tende a ricercare emigrati e discendenti d’italiani che vogliano intraprendere un viaggio in direzione Italia, esistono infatti dei finanziamenti che faciliterebbero il ritorno della nostra gente che vuole viaggiare verso casa e per questo stiamo cercando le soluzioni migliori e l’adesione ai progetti di esperti e tecnici del settore per poi promuoverli sul territorio messicano».
«La seconda possibilità, quella che riguarda il progetto speciale, vuole in un certo senso rappresentare l’iniziativa in forma inversa, cioè saremo noi a proporre direttamente al Ministero degli Esteri un pacchetto turistico cofinanziato dai nostri connazionali che viaggeranno a costi molto più vantaggiosi, grazie proprio al possibile contributo ministeriale. Quest’anno il Comites a Panama è riuscito ad ottenere un importante finanziamento per realizzare un progetto analogo. Stiamo lavorando per potere anche noi raggiungere l’approvazione della nostra istanza», ha concluso Buzzurro.
Porto di Veracruz, ottobre 2022.
Cerimonia commemorativa dell’arrivo della nave Atlantico, che segnò l’inizio della più importante ondata migratoria italiana in Messico.