Ore 03.50 – L’Italia è sotto la morsa del maltempo e le ferite maggiori, in queste ore, riguardano in particolare le regioni dell’Alto Adriatico. In alcune aree sono caduti quasi 300 millimetri di pioggia in poche ore. «[…] In pochi giorni piove la stessa quantità d’acqua che in passato cadeva in sei mesi», ha scritto sul quotidiano La Stampa il geologo Mario Tozzi.
La lunga fase siccitosa, inoltre, ha reso terreni e territori impermeabili all’acqua. Superfici che in altre occasioni avrebbero drenato le piogge sono diventate simili all’asfalto. «Era stato tutto ampiamente previsto» —spiega Daniele Cat Berro, meteorologo della Società meteorologica italiana— «perché dopo un lungo periodo dominato dagli anticicloni è cambiata la circolazione atmosferica. L’Italia si è trovata bloccata al centro di un vero e proprio cuneo depressionario: è bastata un’alimentazione di correnti da Est/Nord Est per provocare questo disastro».
In Emilia Romagna il bilancio continua ad aggravarsi: otto persone sono morte e almeno una risulta al momento dispersa.
«È complessa la viabilità, con molte strade allagate, gli spostamenti sono difficili se non con mezzi attrezzati, ci sono problemi anche sulla viabilità nazionale, si consiglia di evitare alcune arterie e sono sconsigliati i movimenti da sud. C’è l’interruzione dei servizi ferroviari regionali e tutta la tratta adriatica è stata deviata sulla tirrenica. L’invito è adottare misure di massima cautela, l’emergenza non è assolutamente finita, bisogna ascoltare le indicazioni, le operazioni di soccorso possono essere complesse e mettere a rischio i soccorritori», ha detto il vice capo del Dipartimento della Protezione Civile Titti Postiglione a Rai News.
Immagine: Dipartimento della Protezione Civile