Ore 14.09 – Il Banco de México ha interrotto il ciclo di 21 mesi consecutivi di rialzi dei tassi, mantenendo invariato nella riunione di oggi il livello di 11,25% introdotto a marzo e sottolineando la necessità di un periodo prolungato di conservazione dell’attuale tasso di riferimento per raggiungere una convergenza ordinata e duratura dell’inflazione generale verso l’obiettivo del 3%.
La decisione —unanime— si è basata sul riconoscimento di una fase deflazionistica derivante da pressioni attenuate ed evidenzia il significativo calo dell’inflazione di fondo ed una chiara tendenza al ribasso dell’inflazione generale. Tuttavia, i membri del consiglio direttivo hanno sottolineato che entrambe le misure rimangono alte, con l’inflazione generale al 6,25% e l’inflazione sottostante al 7,67% nel mese di aprile.
In termini di previsioni per il 2023, le proiezioni sono state corrette al ribasso per il secondo, terzo e quarto trimestre di quest’anno. La nuove cifre indicano un tasso di inflazione medio del 6% nel secondo trimestre —inferiore al 6,3% precedentemente previsto nell’annuncio di marzo— e prevedono una traiettoria discendente, con una variazione annua del 4,7% nell’ultimo trimestre.
Questo dato rivisto è leggermente inferiore al 4,8% previsto a marzo. Per l’anno successivo, le previsioni di inflazione rimangono invariate al 4,2%, 3,7%, 3,4% e 3,1% rispettivamente per il primo, secondo, terzo e quarto trimestre del 2024.