Ore 16.43 – Al via la quinta edizione di Vivo d’Arte, il concorso-premio promosso dal ministero italiano degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, in collaborazione con la Fondazione Romaeuropa, dedicato ai giovani artisti del Bel Paese al di sotto dei 36 anni di età e residenti stabilmente all’estero.
Oggetto della competizione sono opere originali di creazione contemporanea sviluppate nelle discipline di teatro, danza e musica, incentrate sul tema dell’incontro/contagio con la cultura del Paese di residenza e prevedano l’eventuale coinvolgimento di artisti locali.
L’iniziativa vuole anche creare una rete di artisti italiani all’estero e dare un segnale di attenzione verso la nuova emigrazione, valorizzando in chiave contemporanea due tratti distintivi dell’Italia nel mondo: la creatività e la capacità delle sue eccellenze artistiche di esprimersi anche al di fuori dei confini nazionali.
I vincitori delle due ultime edizioni
2019 – Underground memoirs di Maria Giulia Serantoni, giovane coreografa italiana residente a Berlino, è stato il progetto selezionato tra le 20 candidature provenienti da altrettanti artisti italiani residenti in 12 paesi (Paraguay, Spagna, Francia, Monaco, Stati Uniti, Germania, Argentina, Regno Unito, Australia, Belgio, Polonia e Tanzania). L’interpretazione multidisciplinare di Maria Giulia Serantoni unisce la danza a una forte componente video, sonora e installativa, proponendo un viaggio nei ricordi delle due danzatrici protagoniste, legati alla cultura underground e alle scena artistica indipendente della città di Berlino. Lo spettacolo è stato presentato nell’ambito della trentaquattresima edizione del Romaeuropa Festival.
2020 – SHE di Valerio Zanini con lo studio Ninja Guru è lo spettacolo selezionato tra le 16 proposte provenienti da artisti italiani residenti in quattordici paesi (Emirati Arabi, Spagna, Portogallo, USA, UK, Principato di Monaco, Francia, Belgio, Egitto, Argentina, Germania, Argentina, Colombia, Austria). SHE è una performance coreutica aumentata, che unisce musica elettronica e coreografia. L’interprete, tramite l’utilizzo di sensori e algoritmi per il riconoscimento e tracking dei gesti, traccia i propri movimenti dando loro forma e producendo suoni. Lo spettacolo è andato in scena nell’ambito della trentacinquesima edizione del Romaeuropa Festival.
Il progetto vincitore sarà rappresentato in prima nazionale nell’ambito della prossima edizione del Romaeuropa Festival, che si terrà dal 6 settembre al 19 novembre 2023. Sono previsti la copertura delle spese relative alla creazione e produzione dello spettacolo vincitore, il cachet e l’ospitalità, nel limite dei massimali indicati nel regolamento.
La scadenza per la ricezione delle domande è prevista per le ore 23:59 (ora italiana) del giorno 18 giugno 2023.
Foto: Harvard Business Review