Presentato il logo dei Mondiali 2026, «Tre Paesi e una sola voce»

Presentato il logo dei Mondiali 2026, «Tre Paesi e una sola voce»

Ore 02.39 – Ieri, nel corso di un evento speciale tenutosi presso l’Osservatorio Griffith di Los Angeles, è stato svelato il logo ufficiale della Coppa del Mondo della FIFA, che si terrà nel 2026 in Messico, Stati Uniti e Canada.

Per la prima volta nella storia fa parte del simbolo l’immagine del trofeo sportivo più conosciuto e ambito del pianeta, assieme agli ultimi due numeri, 26, dell’anno in cui si svolgerà la competizione.

L’evento è stato guidato dal presidente della FIFA Gianni Infantino, accompagnato dal ex-calciatore brasiliano Ronaldo. Alla cerimonia hanno partecipato personaggi del mondo dello sport dei tre Paesi ospitanti: l’ex portiere della nazionale messicana Jorge Campos, il canadese Craig Forrest e la statunitense Carli Lloyd, oltre ad Alexi Lalas come anfitrione. Hanno assistito anche Victor Montagliani, presidente della Concacaf, e Charmaine Crooks, presidente della federazione calcistica canadese.

L’ente calcistico mondiale ha sottolineato in una nota che si tratta di «un design innovativo che ancorerà l’emblema della Fifa World Cup per il 2026 e gli anni a venire. L’immagine con il trofeo e l’anno consente di personalizzare il marchio per riflettere il carattere unico di ogni sede, creando una struttura riconoscibile oggi e in futuro».

L’occasione è servita anche per pubblicizzare la campagna #WeAre26 (Somos 26), che incoraggia individui e comunità a partecipare attivamente alla presentazione del marchio dei Mondiali.

«We are 26 è la parola d’ordine», ha detto Infantino. «Questo è il momento» —ha aggiunto— «in cui tre Paesi e un intero continente si uniscono con una sola voce per dare il benvenuto alla Coppa del Mondo più grande, spettacolare e inclusiva di tutti i tempi. La competizione darà ai paesi ospitanti e alle squadre partecipanti la possibilità di fare la storia. In questo senso, questo marchio unico rappresenta un passo importante verso il 2026. Mentre celebriamo questa presentazione a Los Angeles, pensiamo che il mondo intero si incontrerà in Nord America fra tre anni, per il più grande spettacolo del pianeta».

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