Ore 15.57 – «C’è stata finalmente una hole in one sulla buca 17 e l’autore ha vinto una Ferrari modello 296 GTS», ha raccontato a Puntodincontro Lorenzo Vianello, presidente della Camera di commercio Italiana in Messico (CCIM).
«È Andrés Pérez Serrano» —ha aggiunto— «residente a Monterrey, invitato da uno degli sponsor. Non voleva venire, ma alla fine ha deciso di farlo e si è portato a casa una delle auto più pregiate al mondo».
È questa la nota che aspettavano da 14 anni i partecipanti al torneo Italia-Ferrari, organizzato dalla CCIM con Ferrari Messico e oltre 86 aziende sponsor, svoltosi lo scorso fine settimana al Club Amanali di Tepeji del Río, nei pressi di Città del Messico.
«Questo dimostra che non è una cosa impossibile, come molti dicevano», ha spiegato Vianello.
Il kit di benvenuto per i 360 partecipanti (184 venerdì e 176 sabato, comprese 28 donne) «è stato estremamente ricco, come tutti gli anni, ma questa volta l’abbiamo perfino migliorato. La gente che gioca dice che, per l’ambiente che c’è e i premi, il costo del biglietto vale la pena».
Nei due giorni in cui si è svolto l’evento sono stati consegnati ai partecipanti 427 articoli e certificati in sorteggio e 34 riconoscimenti O´yes (tiri di precisione), tra cui blister di palline da golf, mazze, bottiglie di vino, spumante, articoli Adidas, cappellini, sacche, viaggi al mare, caffettiere De Longhi, orologi e 4 biglietti di Aeroméxico Città del Messico-Roma.
All’interno del torneo sono stati raccolti, inoltre, donativi per la Fondazione Aldeas Infantiles di poco più di 65mila pesos.
Il presidente della CCIM ha poi riferito che esiste interesse per organizzare tornei simili in Cile, Brasile, Argentina, Colombia, Guatemala, Canada e Stati Uniti.
«Dal Messico possiamo contribuire a creare un formato assieme a Ferrari che possa diventare un circuito per varie Camere in tutto il continente e si potrebbe organizzare per i vincitori di ogni evento una grande finale internazionale in Italia. È un progetto molto ambizioso e ci vorrano due o tre anni per portarlo a termine, ma quasi sicuramente vedremo i primi risultati nel 2024», ha concluso Vianello.
Foto: Camera di commercio italiana in Messico
