I Codici Aztechi in mostra a Milano

I Codici Aztechi in mostra a Milano / Immagine: Puntodincontro

Ore 10.40 – Il 7 giugno, a Milano, il Consolato Generale del Messico —in collaborazione con la Regione Lombardia, la Biblioteca dell’Università degli Studi di Bologna e il sostegno del Ministero degli Affari Esteri messicano, l’Agenzia Messicana per la Cooperazione allo Sviluppo e l’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (INAH)— inaugurerà la mostra Codici messicani. Memorie e conoscenze, ospitata a Palazzo Lombardia.

I codici sono manoscritti pittografici prodotti dalle popolazioni originarie del Messico prima e dopo la conquista spagnola del 1521, che rappresentano la loro cosmogonia, basata su complessi sistemi di credenze religiose e conoscenze che interessano tutti gli aspetti della vita: calendari e registrazioni geografiche, storiche, economiche e simboliche.

Realizzati con materiali diversi come carta amate, cuoio, fibra di maguey, cotone e carta, i codici conservano le conoscenze ancestrali e la saggezza delle culture precolombiane della Mesoamerica. Il loro valore non si limita alla conoscenza del passato, poiché ad oggi sono una fonte storica, una base giuridica e un simbolo dell’identità dei popoli originari del Messico.

La mostra potrà essere visitata dall’8 al 30 giugno presso lo Spazio ISOLA SET del complesso unitario di edifici di Palazzo Lombardia. Si compone di tre sezioni che offrono un’ampia visione dei Codici.

La prima è composta da 9 dei 44 documenti dell’esposizione Codici del Messico. Memorie e Conoscenze inaugurata nel 2014 nell’ambito delle celebrazioni del 75° anniversario dalla fondazione dell’INAH e del 50° anniversario del Museo Nazionale di Antropologia e Storia, dove sono sono conservati i pezzi originali.

La seconda è costituita da 4 segmenti del Codice Cospi, conservato nella biblioteca dell’Università degli Studi di Bologna, e la terza da 25 facsimili di 89 disegni dell’artista messicana Isabel Leñero, ispirati al Codice de la Cruz-Badiano, le cui figure furono realizzate da tlacuilos, gli scribi aztechi, trasmettendo le conoscenze legate all’erboristeria dell’epoca, oltre a 25 immagini del citato Codice.

All’inaugurazione parteciperà il professor Davide Domenici, esperto di codici mesoamericani dell’Università degli Studi di Bologna, che terrà una breve conferenza sull’importanza di questi documenti, in particolare del Cospi.

Immagine: Puntodincontro

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