Ore 16.33 – Si conoscerà il 6 settembre il nome del candidato alla presidenza del Messico per conto della coalizione oggi al governo, che fa capo al partito Movimento di rigenerazione nazionale (Morena).
Lo hanno deciso i vertici del partito, d’intesa con le formazioni alleate —Partito del lavoro (Pt) e Partito Verde (Pv)—, nel corso di una riunione a porte chiuse svoltasi ieri, domenica 11 giugno.
L’alfiere della coalizione guidata da Morena, risultato di un’inchiesta che comprenderà presumibilmente sei precandidati, sarà il vincitore di un sondaggio interno che si svolgerà dal 28 agosto al 3 settembre.
Il candidato, che dovrà adeguarsi a regole di condotta predefinite, avrà il sostegno del presidente del Messico, Andrés Manuel López Obrador, con ampio sostegno popolare, ma a cui la Costituzione impedisce di candidarsi per un nuovo mandato.
I possibili aspiranti alla presidenza, che parteciperanno alla campagna elettorale interna dal 19 giugno al 27 agosto, sono chiamati a non rompere l’unità della coalizione e a garantire il sostegno a chiunque sarà il vincitore.
Alcuni giorni fa, il ministro degli Esteri messicano, Marcelo Ebrard, uno dei principali contendenti alla successione di López Obrador, ha annunciato le dimissioni a partire da oggi per potersi dedicare a tempo pieno alle primarie di Morena.
«Nell’ultimo giorno del suo incarico di ministro degli Esteri» —si legge in un tweet dell’Ambasciata d’Italia in Messico— «vogliamo esprimere la nostra profonda gratitudine a Marcelo Ebrard per il suo straordinario lavoro volto a rafforzare i legami di amicizia tra il Messico e l’Italia, che lo ha visto in due occasioni nel nostro Paese, a Matera e a Roma».