Posa della prima pietra della nuova ambasciata d’Italia in Messico

Posa della prima pietra della nuova ambasciata d'Italia in Messico / Foto: Puntodincontro

Ore 10.36 – Davanti a un gruppo di membri della comunità italiana di Città del Messico, l’Ambasciatore Luigi De Chiara ha presieduto ieri la cerimonia di posa della prima pietra di quella che sarà la nuova sede dell’ambasciata italiana in Messico.

Erano presenti l’architetto Artigas, titolare dello studio incaricato del progetto, Lourdes Pozo Pietra Santa, responsabile degli affari internazionali e delle ambasciate del distretto Miguel Hidalgo della capitale, Alfonso Zegbe Camarena, direttore esecutivo della Strategia e diplomazia pubblica del Ministero messicano degli Affari esteri e il Generale Vincenzo Molinese, comandante del Nucleo dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC), in missione in Messico in questi giorni.

«È un momento fondamentale e molto simbolico che riflette la crescita della presenza italiana in Messico in termini di intensità del rapporto», ha detto De Chiara. «Negli ultimi anni» —ha aggiunto— «si sono verificati molti eventi che avvicinano i nostri due Paesi e la costruzione di questa nuova sede non può essere considerata un fatto casuale».

La posa della prima pietra è il coronamento di un’iniziativa nata un paio di decenni fa e che per vari motivi era stata rimandata. L’edificio, situato in Avenida Campos Eliseos nel quartiere Polanco, ospiterà, oltre agli uffici diplomatici, la Cancelleria Consolare, l’ufficio dell’addetto militare —che sarà gestito da un membro dell’Arma dei Carabinieri—, l’ufficio dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (ICE) e la residenza ufficiale dell’ambasciatore.

«La permuta concordata nel contratto, stipulato in collaborazione con lo studio legale di Marco Cannizzo per soddisfare i requisiti di trasparenza e anticorruzione italiani, sarà praticamente a costo zero per le casse pubbliche italiane».

Si prevede che i lavori di costruzione —piano terra e tre piani, che triplicano gli spazi attualmente disponibili per il personale dell’ambasciata— saranno realizzati in un periodo di circa tre anni.

Foto: Puntodincontro

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