Ore 16.42 – Il terzo vertice UE-CELAC, iniziato oggi 8 anni dopo la precedente riunione, raduna a Bruxelles i leader dell’Unione europea e i capi di governo e rappresentanti della Comunità degli Stati latinoamericani e caraibici (CELAC). Per l’Italia partecipa la presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni, mentre il Messico è presente attraverso la ministra degli Esteri Alicia Bárcena.
L’incontro rappresenta l’occasione di rafforzare ulteriormente il partenariato tra i due gruppo di nazioni, discutere di come collaborare per realizzare una duplice transizione verde e digitale equa e dimostrare un impegno comune a sostenere l’ordine internazionale basato su regole.
Il vertice è copresieduto dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel e dal primo ministro di Saint Vincent e Grenadine Ralph Gonsalves, in qualità di presidente pro tempore della CELAC. Sono presenti, inoltre, la presidente della Commissione europea e l’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.
L’UE, l’America latina e i Caraibi vantano una collaborazione di lunga data, fondata su valori comuni e sull’impegno condiviso a favore della democrazia, del rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto. Insieme rappresentano oltre un terzo dei membri delle Nazioni Unite e sono una forza trainante per un vigoroso sistema multilaterale.
Le due regioni condividono la visione per la protezione del pianeta. Tra i punti che risaltano nell’agenda è presente lo sfruttamento dell’enorme potenziale e delle opportunità connesse alla duplice transizione verde e digitale per accrescere la prosperità della popolazione. «I principi di una trasformazione equa, sociale e giusta fungeranno da fondamenta dell’impegno dei partecipanti e garantiranno che nessuno sia lasciato indietro», si legge sul sito del Consiglio dell’Unione europea.
Nel corso del vertice i leader affronteranno un’ampia gamma di argomenti con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il partenariato UE-CELAC, tra cui: cooperazione rafforzata nei consessi multilaterali, pace e stabilità a livello mondiale, commercio e investimenti, ripresa economica, sforzi intesi a contrastare i cambiamenti climatici, ricerca e innovazione, giustizia e sicurezza per i cittadini.