Ore 02.44 – La Industria Nacional de Autopartes (INA) —associazione che riunisce in Messico i produttori di componenti e ricambi per veicoli— ha confermato l’interesse di piccole e medie imprese europee, principalmente tedesche e francesi, a realizzare co-investimenti con imprese messicane al fine di rafforzare la catena di fornitura dei livelli 2 e 3 dell’industria automobilistica, utilizzando tecnologie e software avanzati.

Secondo una nota pubblicata dal quotidiano El Economista, Armando Cortés, direttore generale dell’INA, ha affermato che «alcune PMI europee, soprattutto tedesche e francesi, stanno cercando accordi con aziende messicane per soddisfare la domanda dell’industria automobilistica, un’iniziativa che sosterremo, perché il Messico affronta la sfida di aumentare la produzione di unità elettriche e incorporare più tecnologia».

Il dirigente ha spiegato che la strategia mira alla sostituzione delle importazioni, poiché finora gli investimenti nell’industria automobilistica si sono concentrati sugli impianti di assemblaggio e sui loro fornitori immediati, mentre i componenti di livello 2 e 3 continuano ad essere prodotti in Asia.

«Arriveranno più aziende, con le migliori pratiche internazionali, che devono utilizzare tecnologie pulite e rispettose dell’ambiente, e il modo migliore per stabilirsi nel Paese è allearsi con società messicane», ha aggiunto.

«Stiamo vivendo una fase di trasformazione accelerata nell’industria automobilistica, dovuta a vari fattori: il fenomeno del nearshoring, le regole dell’accordo di libero scambio tra Canada, Stati Uniti e Messico, le normative sui contenuti regionali, la legislazione del lavoro e le linee guida per l’ambiente e l’energia rinnovabile. Tutto questo deve essere affrontato e converge per rafforzare il settore», ha concluso Cortés.

Foto: El Economista