Ore 09.12 – La prima ministra italiana Giorgia Meloni ha lasciato il vertice Ue-Celac di Bruxelles.
A quanto si apprende, l’Italia ha tenuto una posizione prudente nel corso dell’incontro, cercando di raggiungere un risultato positivo, soprattutto per quanto riguarda il paragrafo relativo al conflitto in Ucraina e cercando di trovare una posizione unitaria, che per adesso non sarebbe stata concordata fra i 27 Stati dell’Unione europea e i Paesi latino americani e caraibici.
La dichiarazione finale del vertice, che si chiude oggi, è bloccata per il disaccordo sulla guerra in Ucraina, menzionata direttamente o indirettamente in molti dei discorsi dei partecipanti. Gli europei insistono sulla necessità di una ferma condanna alla Russia, mentre i latinoamericani rivendicano maggiore neutralità.
L’obiettivo è anche quello di andare verso una regolarizzazione degli incontri, e nei giorni scorsi funzionari dell’Ue hanno fatto intravedere, in dichiarazioni non ufficiali, che la loro proposta è di tenere un vertice tra i due blocchi ogni due anni.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato ieri un investimento di 45 miliardi di euro (50,56 miliardi di dollari) in diversi anni per le economie dell’America Latina attraverso il programma Global Gateway, un piano dell’Ue in risposta ai massicci investimenti cinesi.
Il Messico è stato rappresentato dala ministra degli Esteri Alicia Bárcena, che ha dichiarato di aver avuto una «piacevole conversazione con la presidente von der Leyen, che sancisce il suo impegno per un rapporto sempre più solido tra il Messico e l’UE. Siamo entusiasti della possibilità di una sua seconda visita nel nostro Paese nel prossimo futuro».