Ore 16.49 – Oggi, a nome del presidente Andrés Manuel López Obrador, la ministra degli Esteri messicana Alicia Bárcena ha partecipato alla chiusura della sessione plenaria del vertice CELAC-UE a Bruxelles, in Belgio.
«Ci rifiutiamo» —ha detto— «di continuare ad essere i fornitori di materie prime critiche e manodopera poco qualificata con i peggiori salari. Vediamo un’ottima finestra di opportunità per associarci a piattaforme industriali e creare valore, generare occupazione con diritti e con sostenibilità ambientale».
Ha inoltre dichiarato che il Messico continuerà a lavorare per concludere i negoziati dell’Accordo globale con l’UE e ha invitato i partner europei a investire in terra azteca con meccanismi finanziari creativi nel Piano Sonora per le energie rinnovabili, nel corridoio transistmico e nella regione sud-orientale del Paese.
La ministra ha condiviso con l’Unione Europea tre iniziative concordate all’unanimità nella CELAC: il Piano di Autosufficienza Sanitaria, il Fondo per l’Adattamento al Clima e l’Agenzia Spaziale Latinoamericana e dei Caraibi.
Nel suo discorso, Bárcena ha anche evidenziato la tradizione messicana di pace, cooperazione e mediazione, e ha chiesto la fine del blocco contro Cuba e il Venezuela.
«Siamo di fronte a un cambio di epoca, se non prendiamo le misure del caso, le conseguenze del cambiamento climatico, della migrazione irregolare, del traffico illegale di armi e di droga avranno un impatto sulle fondamenta stesse della civiltà umana», ha concluso la ministra.
Foto: Twitter @SRE_mx
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