Giornata internazionale della tequila, Italia 6ª tra i Paesi importatori nel 2023

Giornata internazionale della tequila, Italia 6ª tra i Paesi importatori nel 2023 / Immagine: Unesco

Ore 04.28 – Il 24 luglio 2006 l’UNESCO ha dichiarato patrimonio culturale il «Paesaggio di agavi e i vecchi impianti industriali di Tequila» nello Stato messicano di Jalisco, motivo per cui la data è stata scelta per celebrare la Giornata Internazionale della Tequila.

«Situato tra le pendici del vulcano Tequila e la profonda valle del Río Grande» —si legge nel portale web dell’Unesco— «questo sito si estende su una superficie di 34.658 ettari e fa parte di un vasto paesaggio di coltivazioni di agave blu, una pianta utilizzata fin dal XVI secolo per produrre la tequila e, da almeno 2000 anni, per elaborare bevande fermentate e indumentii grazie alle sue fibre tessili».

All’interno della zona panoramica, sono attive diverse distillerie di tequila, un punto cruciale nel processo produttivo di questa acquavite.

«Oggi» —prosegue il testo— «si ritiene che la coltivazione dell’agave sia un elemento intrinseco dell’identità nazionale messicana. Il sito comprende il paesaggio configurato dai campi dove si coltiva l’agave blu e gli insediamenti urbani di Tequila, Arenal e Amatitlán, che hanno grandi distillerie dove la porzione centrale della pianta viene fermentata per produrre alcol. Comprende anche aree di vestigia archeologiche di colture terrazzate, case, templi, tumuli cerimoniali e campi da gioco della palla che costituiscono una testimonianza della cultura Teuchitlán, predominante nella regione di Tequila tra gli anni 200 e 900 della nostra era».

Sebbene in spagnolo il nome del distillato messicano sia maschile (el tequila), in italiano praticamente tutte le bevande la cui denominazione termina con la lettera “a” hanno acquisito il genere femminile, tra queste la cachaça (Brasile), la rakija (Balcani), la pálinka (Ungheria, Romania e Serbia), la țuică (Romania) e la vodka (Polonia, Russia, Svezia). La regola sembra essere valida anche per i prodotti del Bel Paese (la Sambuca, la Barbera), per cui è comprensibile che lo stesso trattamento sia stato esteso alla tequila.

Nel periodo compreso tra il 1 gennaio e il 24 luglio 2023, l’Italia —secondo i dati del CRT— è con 3.051.706,37 litri il sesto importatore mondiale di questa bevanda, dopo Stati Uniti, Spagna, Germania, Francia e Regno Unito.

Carta geografica della regione registrata dall’UNESCO nella lista del patrimonio mondiale.

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