Ore 15.31 – Il consiglio di amministrazione della Banca del Messico (Banxico) ha mantenuto la pausa monetaria nel suo quinto annuncio dell’anno, completando cinque mesi con un tasso dell’11,25%.
Dopo una decisione unanime, la banca centrale del Paese nordamericano mantiene la diagnosi di «un panorama inflazionistico complicato e incerto lungo l’intero orizzonte di previsione, con rischi al rialzo».
In questo contesto, i membri del Consiglio avvertono che «al fine di raggiungere la convergenza ordinata e duratura dell’inflazione generale all’obiettivo del 3% […] sarà necessario mantenere il tasso di riferimento al suo livello attuale per un periodo prolungato».
Con questa decisione —nonostante un contesto monetario internazionale in cui le banche centrali di Costa Rica, Cile e Brasile hanno già avviato i tagli dei tassi e la Fed ha applicato un nuovo rialzo— il Messico offre il secondo rendimento nominale più alto tra i mercati latinoamericani, in cui i leader sono Brasile e Colombia, entrambi con un livello del 13,25 per cento.
Nel comunicato del quinto annuncio monetario del 2023, il consiglio di amministrazione di Banxico ha spiegato che «il processo di disinflazione ha continuato ad avanzare grazie all’attenuazione di varie pressioni», ritenendo tuttavia che «l’inflazione continua a risentirne, tanto che rimane elevata».
Ieri l’Istituto nazionale di statistica e geografia (Inegi) ha riferito che l’inflazione annua di luglio ha registrato una variazione del 4,79%, chiudendo sei mesi su una traiettoria discendente, mentre quella core ha registrato una fluttuazione annua del 6,64% (eleconomista.com.mx).
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