Il Messico presente alla 12ª Fiera del peperoncino di Rieti

Il Messico presente alla 12ª Fiera del peperoncino di Rieti / Foto: roma-events.it

Ore 06.56 – Dal 30 agosto al 3 settembre si svolgerà a Rieti la 12ª Fiera campionaria mondiale del peperoncino.

La manifestazione, organizzata dall’associazione Rieti Cuore Piccante in collaborazione con L’Accademia italiana del Peperoncino, in poco tempo è diventata uno degli appuntamenti gastronomici più attesi dell’anno, per appassionati e gourmet, ma anche per semplici curiosi.

Nell’antica urbe, tradizionalmente riconosciuta come umbilicus Italiae (ombelico d’Italia), verranno allestiti oltre 150 stand gastronomici dove degustare piatti piccanti e una mostra campionaria in cui si potranno osservare circa 600 varietà di peperoncino provenienti da tutto il mondo.

Si tratta di un evento internazionale che in precedenti occasioni ha registrato più di 160mila presenze nelle splendide piazze del centro storico della città laziale e nelle sue suggestive vie, animate da spettacoli dal vivo, dimostrazioni gastronomiche, nonché aree per bambini e ragazzi.

La manifestazione nel corso di questi anni ha stretto rapporti e collaborazioni con oltre 20 ambasciate dei più importanti Paesi produttori della nobile spezia.

In questo contesto, Livio Rositani —presidente del comitato organizzatore— ha annunciato ufficialmente ieri la partecipazione dell’ambasciatore del Messico in Italia, Carlos García de Alba, che il 30 e 31 agosto sarà presente all’apertura dell’edizione 2023.

«Il lavoro di valorizzazione internazionale della Fiera del Peperoncino di Rieti» —ha spiegato Rositani— «continua e porta buoni risultati anche in un’ottica di crescita e di sviluppo del territorio. La conferma che arriva dall’Ambasciata del Messico è un importante segnale di credibilità che l’evento ha oltre i confini nazionali, a cui quest’anno aderiscono anche le delegazioni delle nazioni estere di Guatemala e Vietnam, con un ricambio continuo di presenze».

Ad oggi in Messico si conoscono almeno 200 varietà creole e 64 domestiche di peperoncino, utilizzate in una gastronomia che travalica i confini del Paese. Le ricette le prevedono l’utilizzo di queste bacche crude, cotte, arrostite, fritte, in salse, brodi, ripiene e persino in dolci, oltre alle applicazioni curative sviluppate dalle antiche civiltà che abitavano il territorio.

Foto: roma-events.it

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