Il gruppo toscano Madaus presenta all’IIC un album dedicato a Frida Kahlo

Il gruppo toscano Madaus presenta all'IIC un album dedicato a Frida Kahlo / Immagine: Madaus.info

Ore 11.00 – Il gruppo toscano Madaus è stato invitato all’Istituto italiano di cultura di Città del Messico per un concerto-evento in cui i suoi membri interpreteranno gli otto brani di Frida, il loro terzo album, dedicati alla nota artista di Coyoacán.

Il titolo evoca la figura di Frida Kahlo e contiene quattro composizioni originali e quattro cover del repertorio della cantautrice costaricana naturalizzata messicana Chavela Vargas, scomparsa nel 2012. «Non è solo un omaggio alla tradizione, quanto il risultato di una ricerca personale e artistica, che comprende molte più sfumature», si legge nel sito del trio.

La loro presenza in terra azteca sboccia da un concerto che il gruppo ha tenuto tempo fa all’ambasciata messicana a Roma, presentando il progetto sulla pittrice.

L’attività artistica congiunta dei tre musicisti —Aurora Pacchi (voce), Antonella Gualandri (piano) e David Dainelli (basso)— prende lo spunto dall’ex-manicomio e dal carcere della loro città di provenienza.

A Volterra, infatti, c’è un ex ospedale psichiatrico, in abbandono dal 1978, ed è proprio da questo luogo che nasce il nome dell’ensemble: Madaus è l’italianizzazione del termine inglese madhouse, manicomio per l’appunto.

Nel carcere della città si intrecciano le strade di Aurora, Antonella e David. Le prime due hanno concrete esperienze nell’ambito della musicoterapia con portatori di deficit, la componente maschile invece lavora come insegnante di musica e volontario all’interno della struttura penitenziaria.

Il gruppo, nato nel 2011, ha avuto subito esperienze importanti nell’ambito dei concorsi musicali italiani, tra i quali il Premio De André a Roma nel 2012 e Il Tenco ascolta, organizzato dal Premio Tenco, nel 2013.

A gennaio 2014 è uscito il loro album di debutto, La macchina del tempo, un lavoro dedicato al tempo, alle mille nature del suo scorrere e ai molteplici effetti del suo arrestarsi.

Tre anni dopo è stato lanciato il secondo disco, Stretti ad aspettare, in cui non solo l’evoluzione artistica ha raggiunto la maturità, ma sono presenti anche tante suggestioni nutrite per anni e trasformate in brani che lasciano il segno al primo ascolto.

L’appuntamento all’IIC di Città del Messico, a ingresso libero, è alle ore 19 di mercoledì 6 settembre 2023.

Immagine: Madaus.info

Patronato ITAL Messico
Associazione Italiana di Assistenza IAP
Condividi questo articolo / Comparte este artículo