Ore 15.39 – Il governo federale messicano ha emanato oggi un decreto che stabilisce incentivi fiscali per le aziende che desiderano delocalizzarsi nel Paese, nel tentativo di stimolare gli investimenti derivanti dalle strategie di nearshoring.
Gabriel Yorio, sottosegretario al Tesoro, ha commentato sul suo account X che i benefici consistono nella detrazione accelerata degli investimenti, tra il 56% e l’89%, negli anni 2023 e 2024.
«Inoltre, per tre anni è garantita un’ulteriore detrazione del 25% per le spese di formazione dei lavoratori, concentrate sullo sviluppo del capitale umano», spiega il funzionario.
Il decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Federazione (DOF), indica che gli incentivi per promuovere il nearshoring si applicheranno a società che si dedicano alla produzione industriale o alla fabbricazione di beni, nonché alla loro esportazione , in 10 settori:
Prodotti destinati all’alimentazione umana e animale.
Fertilizzanti e prodotti agrochimici.
Materie prime per l’industria farmaceutica e preparati farmaceutici.
Componenti elettronici, quali schede semplici o caricate, circuiti, condensatori, resistenze, connettori e semiconduttori, bobine, trasformatori, cablaggi e modem per computer e telefono.
Meccanismi per orologi, strumenti di misurazione, controllo e navigazione e apparecchiature elettromedicali per uso medico.
Pile, accumulatori, batterie, cavi di conduzione elettrica, spine, contatti, fusibili e accessori per impianti elettrici.
Motori a benzina, ibridi e con carburanti alternativi per auto, furgoni e camion.
Apparecchiature elettriche ed elettroniche, sistemi di sterzo, sospensioni, freni, sistemi di trasmissione, sedili, accessori interni e parti metalliche pressofuse, per automobili, furgoni, camion, treni, navi e aerei.
Motori a combustione interna, turbine e trasmissioni, per aerei.
Apparecchi e dispositivi non elettronici per uso medico, odontoiatrico e di laboratorio, materiale monouso per uso medico e articoli ottici per uso oftalmico.
Lo stimolo sarà concesso anche ai contribuenti dediti alla produzione di opere cinematografiche o audiovisive, il cui contenuto è protetto dal diritto d’autore secondo i termini della normativa applicabile, a condizione che tali opere siano esportate.
«Questi incentivi sono disponibili in tutti gli Stati e comuni del Paese, estendendo di un anno la finestra di opportunità per le aziende interessate», ha aggiunto il sottosegretario.
Foto: Yazmín Ortega Cortés