Dioses de México, del regista italiano Dosantos, nelle sale Cinépolis

Dioses de México, del regista italiano Dosantos, nelle sale Cinépolis

Ore 05.09 – Il documentario vincitore del Ariel 2023 Dioses de México, del regista italiano Helmut Dosantos, potrà essere visto nelle sale Cinépolis di Città del Messico, Monterrey, Guadalajara e Oaxaca dal 12 al 18 ottobre.

L’opera prima del cineasta romano è in programma nei cinema Magnocentro Interlomas e Patio Universidad della capitale del Paese, Las Américas (Monterrey), Centro Magno (Guadalajara) e nella capitale dello Stato di Oaxaca.

Il lungometraggio viaggia attraverso i quattro punti cardinali, catturando immagini e suoni di un Messico che vive ancora di usi e costumi antichi, resistendo alla costante minaccia della modernità.

Questa avventura coinvolgente consente di apprezzare la ricchezza naturale privilegiata del territorio nel contesto del lavoro delle comunità indigene, che mantengono uno stretto legame di rispetto e ammirazione per le terre che gli appartengono da generazioni.

Dalle vette della Mixteca nello Stato di Oaxaca, dove il sale viene prodotto seguendo processi tradizionali di origine precolombiana, alle caverne della Sierra de Catorce nei dintorni di San Luis Potosí, con le vestigia di miniere assediate nel corso del XIX secolo, il carattere silente del film funge da studio etnografico e materiale espositivo per gallerie d’arte.

La produzione presenta immagini viventi dei popoli nativi del Messico e della loro lotta contro l’invisibilità. Fotografie potenti avvolte nel mormorio dell’acqua, nel sibilo del vento e nel canto di uccelli e insetti rendono gli spettatori partecipi di atmosfere remote che sopravvivono all’invasione della società moderna.

Con la collaborazione di Yibrán Asuad, editore di film come Museo, Ya No Estoy Aquí e Una Película de Policías, Dosantos intreccia riprese iniziate nel 2015, ambientate in diversi angoli del territorio messicano, per immortalare nella memoria cinematografica e collettiva lo stile di vita e la cultura delle comunità Maya, Totonaca, Mazateca, Seris, Rarámuri e Purépecha nel XXI secolo.

L’assenza di dialogo, seppure inaspettata all’inizio, diventa presto un’importante risorsa che simboleggia il silenzio e l’isolamento in cui vivono questi popoli.

Dioses de México può essere visto anche sulla piattaforma MUBI (solo in Messico) fino al 13 ottobre e sarà proiettato in un evento speciale al Festival Cinematografico Internazionale di Morelia sabato 21 ottobre.

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