Ore 05.39 – L’Ambasciata del Messico in Italia prepara anche quest’anno un ricco programma di eventi per i Giorni dei morti, che celebrerà a Roma con mostre, spettacoli di danza, laboratori e la nota sfilata per le vie del centro della capitale.
La celebrazione del Día de los Muertos è una delle più tradizionali e folcloriche feste messicane, riconosciuta nel 2003 dell’UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità e iscritta nel 2008 nella lista corrispondente.
«Con la festa del Giorno dei Morti» —si legge nel sito dell’agenzia delle Nazioni Unite— «osservata dalle comunità indigene, si celebra il ritorno temporaneo alla terra dei parenti e dei cari defunti. Queste celebrazioni si svolgono ogni anno alla fine di ottobre e all’inizio di novembre in un periodo che segna la fine del ciclo annuale del mais, la coltura predominante nel Paese».
«Per facilitare il ritorno delle anime sulla terra, le famiglie spargono petali di fiori e pongono candele e offerte lungo il percorso che va dalla casa al cimitero. Gli alimenti preferiti del defunto vengono preparati e deposti intorno all’altare di famiglia e alla tomba, tra fiori e oggetti fatti a mano, come le famose sagome di carta. Questi preparativi vengono eseguiti con particolare cura, poiché si crede che una persona deceduta possa portare prosperità (ad esempio un abbondante raccolto di mais) o sventura (malattie, incidenti, difficoltà economiche, ecc.) a seconda che sia o meno soddisfacente il modo in cui la famiglia rispetta i riti».
«I morti si dividono in categorie a seconda della causa di morte, dell’età, del sesso e, in certi casi, della professione. Ad ogni categoria è attribuito uno specifico giorno di culto. Questo incontro annuale tra i popoli indigeni e i loro antenati svolge una notevole funzione sociale affermando il ruolo dell’individuo all’interno della società. Contribuisce, inoltre, a rafforzare la presenza culturale delle comunità indigene del Messico».
«Le feste dedicate ai defunti sono profondamente radicate nella vita culturale delle antiche popolazioni del Paese. Questa fusione tra riti religiosi preispanici e solennità cattoliche permette di riunire due universi, quello delle credenze tradizionali e quello della visione del mondo introdotta dagli europei nel XVI secolo».
Il programma 2023 dell’Ambasciata del Messico in Italia prevede una serie di attività in collaborazione con il Comune di Roma, la Biblioteca Casa dei Bimbi e la comunità messicana residente in Italia.
L’evento centrale è previsto per la mattina del 5 novembre: alle 11, come per gli anni passati, un corteo folkloristico partirà da Piazza del Popolo dirigendosi verso Piazza Navona. Successivamente andrà in scena lo spettacolo delle Catrinas e dei trampolieri Artefatti Stilts, con un momento musicale a cura del gruppo Mariachi Romatitlán.
Immagine: Ambasciata del Messico in Italia