Ore 18.14 – Secondo lo studioso italiano Simone Lucatello —docente presso l’istituto di ricerca Dr. José María Luis Mora del Consejo Nacional de Humanidades, Ciencias y Tecnologías del Messico— la devastazione causata dall’uragano Otis ad Acapulco è un esempio tangibile degli effetti del riscaldamento globale.
Nel corso di un’intervista con la giornalista Carmen Aristegui trasmessa da CNN en Español, l’esperto ha affermato che il cambiamento climatico rende gli uragani sempre più frequenti e intensi, per cui le autorità devono ripensare il modo in cui rispondono a questo tipo di fenomeni.
«In base a un’iniziativa di pochi giorni fa con un gruppo di ricercatori delle principali università pubbliche e private nazionali, abbiamo deciso di diffondere una dichiarazione e alzare un po’ la voce su quanto sta accadendo con il tema del cambiamento climatico» .
«Sappiamo che esite una ebollizione climatica e sono stati osservati eventi e fenomeni che richiedono sempre più l’attenzione non solo dei governanti, ma dell’intera società».
«Noi accademici e scienziati, in base alle solide prove di cui disponiamo e dopo molti anni di osservazione delle politiche pubbliche in Messico e in altri Paesi, abbiamo preso l’iniziativa di creare questo gruppo di lavoro e diffondere una dichiarazione in cui identifichiamo diversi punti importanti».
«Uno di questi si riferisce alla capacità di risposta, che viene sempre più superata dagli impatti dei cambiamenti climatici attraverso fenomeni che sappiamo saranno più frequenti e intensi, con una portata che nessun Paese potrà realmente affrontare».
«Ma, a maggior ragione, le nazioni che hanno molteplici capacità, come il Messico, devono essere molto più preparate: occorre evitare risposte basate sugli eventi e azioni reattive, sostituendole con programmi pianificati e preventivi. Non è facile farlo, ma è fondamentale ripensare la struttura del sistema di protezione civile e le modalità con cui gli organismi che rispondono —ad esempio i militari—affrontano il cambiamento climatico per mitigarlo».
«Abbiamo già detto che il riscaldamento degli oceani è uno dei segnali che non possono essere ignorati. È molto importante che i messaggi scientifici vengano presi sul serio, poiché tutte le informazioni sono disponibili e sappiamo molto bene cosa può succedere. Noi ricercatori abbiamo il dovere etico di informare la società su ciò che sta accadendo per evitare danni a persone e materiali».
«Il costo dell’impatto di Otis avrà un profondo effetto sulle finanze pubbliche, per cui è necessario svolgere attività di attenzione e prevenzione rispetto a questi fenomeni», ha concluso Lucatello.
Foto: AFP – Rodrigo Oropeza