Casaluci: «Il golden power ha tutelato l’autonomia di Pirelli»

Casaluci: «Il golden power ha tutelato l'autonomia di Pirelli» / Foto: 24plus.ilsole24ore.com

Ore 04.35 – Saranno quattro i pilastri del nuovo piano industriale di Pirelli: «sviluppo delle tecnologie digitali e di prodotto, sostenibilità, rafforzamento nei mercati principali e generazione di cassa».

Lo ha affermato l’amministratore delegato del gruppo, Andrea Casaluci (nella foto), in un’intervista al Sole 24 Ore, aggiungendo che «vogliamo consolidare la nostra posizione di preminenza con l’innovazione di prodotti, processi e materiali, ma anche attraverso i nostri legami con le maggiori case automobilistiche che oggi affrontano nuove sfide tecnologiche: regolamentazioni stringenti, transizione all’elettrico, digitalizzazione, sostenibilità e guida autonoma».

In merito ai poteri speciali (golden power) esercitati lo scorso giugno dal governo italiano a fronte di un patto parasociale che i due soci di maggioranza (Sinochem, società cinese che detiene il 37% delle azioni, e Camfin, holding italiana che ne detiene il 14%) avevano stipulato, Casaluci ha sottolineato che «hanno tutelato l’autonomia dell’amministrazione e assicurato l’indipendenza di cui ha sempre goduto».

«È un provvedimento» —ha aggiunto— «che di fatto riafferma lo spirito degli accordi iniziali tra i soci. Oggi non c’è alcuna ingerenza gestionale da parte degli azionisti. È stato un passaggio importante a tutela delle tecnologie e dell’autonomia dell’azienda».

Il patto prevedeva la riduzione del numero di membri del consiglio di amministrazione fin da subito e, a partire dal 2026, la previsione che Camfin avrebbe perso la possibilità di nominare le cariche esecutive della società, come ad esempio l’amministratore delegato.

La ragione dell’intervento del governo è da rintracciare nel rischio che potrebbe comportare un uso improprio da parte del socio estero dei sensori Cyber impiantabili negli pneumatici, sia sotto il profilo della sicurezza nazionale, sia sotto quello della protezione dei dati personali.

«Tali sensori» —afferma una nota pubblicata il 16 giugno dalla presidenza del Consiglio dei ministri— «sono in grado di raccogliere dati del veicolo riguardanti, tra l’altro, gli assetti viari, la geolocalizzazione e lo stato delle infrastrutture. Le informazioni così raccolte possono essere trasmesse a sistemi di elaborazione cloud e super calcolatori per la creazione, tramite intelligenza artificiale, di complessi modelli digitali utilizzabili in sistemi all’avanguardia come Smart City e Digital Twin».

Per quanto riguarda, invece, le voci di una fusione con Brembo, Casaluci ha spiegato che «Brembo e Pirelli sono due grandi aziende italiane ed è comprensibile che il mercato ipotizzi gli scenari più svariati. I nostri rapporti sono ottimi e siamo entrambi protagonisti sulle piste di Formula 1, oltre che sulle auto tecnologicamente più avanzate. Ma non c’è nulla di più».

Secondo un rapporto diffuso ieri, nel terzo trimestre 2023 Pirelli ha registrato un fatturato di 1,72 miliardi di euro (1,84 miliardi di dollari) rispetto a 1,84 miliardi di euro dello stesso periodo dell’anno scorso. Le vendite per i primi nove mesi dell’anno sono cresciute del 2,5% a 5,16 miliardi di euro.

Foto: 24plus.ilsole24ore.com

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