«Il Messico ha le carte in regola per un rapporto di prim’ordine con l’Italia»

«Il Messico ha le carte in regola per un rapporto di prim'ordine con l'Italia» / Foto: Ambasciata del Messico in Italia

Ore 05.53 – Il sottosegretario di Stato al ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Giorgio Silli è intervenuto stamattina a Roma nel corso della conferenza stampa di presentazione del programma della commemorazione dei 150 anni di rapporti diplomatici Messico-Italia.

«La mia prima missione all’estero dopo il giuramento da sottosegretario» —ha detto— «è stata in Messico».

«In quell’occasione» —ha aggiunto Silli— «l’Ambasciatore García de Alba mi raggiunse al ministero disegnandomi un Paese fuori dagli stereotipi dell’opinione pubblica occidentale. Oggi sappiamo che il Messico è una grande potenza mondiale e, in proiezione di un futuro prossimo, diventerà senza dubbio uno dei primi 10-15 Paesi più importanti del mondo. Ha 130 milioni di consumatori, un tasso di disoccupazione, in alcuni Stati, che fa invidia ad alcune nazioni occidentali, possiede materie prime, è manifatturiero leggero e pesante, quindi ha tutte le carte in regola per avere un rapporto di prim’ordine con noi e i nostri fratelli e cugini europei».

«Io mi sono impegnato in quest’ultimo anno a trasmettere un’immagine del Messico diversa dagli stereotipi che tutti noi abbiamo qua in Europa e credo di esserci riuscito».

«Sono tantissimi gli eventi previsti per questi 150 anni, e —per un Paese come il nostro che ne ha pochi di più— si tratta di un dato di tutto rispetto. Le celebrazioni sono molte, anche da parte nostra a Città del Messico abbiamo iniziato e i programmi sono interessanti».

«Mi sembra di grande rilevanza l’incontro dei consoli onorari, sono fondamentali la riunione tra i rettori degli atenei e la promozione delle cattedre che hanno a che fare con il Messico. Sono operazioni indispensabili affinché i nostri Paesi si incontrino e si conoscano».

«Io sono un romantico, a me piace parlare di storia e di filosofia, ma sappiamo che nei rapporti tra Paesi la componente economica è fondamentale. Per questo bisogna creare interessi che possano muovere le imprese e la politica. Ci sono già investimenti importantissimi italiani in Messico e messicani in Italia, anche in settori dove noi italiani, storicamente, siamo tra i più bravi del mondo, tra cui la cantieristica navale, il turismo e l’industria agroalimentare».

«Ho svolto due missioni in Messico in un anno, perché lo abbiamo creduto necessario. La seconda volta abbiamo fatto qualcosa di meraviglioso, perché abbiamo riconsegnato 43 pezzi archeologici di età precolombiana recuperati dai nostri Carabinieri e il presidente López Obrador mi ha voluto in conferenza stampa con lui. Sono dei segnali importantissimi di amicizia che vanno ben oltre il cerimoniale».

«È chiaro poi che le idee vanno incanalate, al fine di trasformare l’amicizia in fatti reali e, per questo, con la CaMexItal stiamo vedendo di organizzare alla Farnesina e alla presenza di membri di governo un business forum di altissimo livello. L’obiettivo è mettere a conoscenza tutti gli imprenditori che interverranno non solo delle possibilità di investimento, ma anche degli investimenti che già ci sono».

«Noi italiani, nonostante a volte siamo pessimisti e autolesionisti, siamo ancora molto bravi, forse tra i più bravi del mondo, in tanti campi, come voi lo siete in altri campi. L’incontro, la conoscenza e il dibattito in un business forum di questo tipo possono, a mio avviso, creare le condizioni di complementarità tra Messico e Italia sotto tantissimi punti di vista».

«Quindi è indubbio che, da parte nostra, cercheremo di organizzare di nuovo una riunione ad altissimo livello. Ho avuto la fortuna di incontrare tre giorni fa la ministra degli esteri messicana in Centro America, il Messico avrà le elezioni a breve e l’insediamento avverrà il 1º ottobre. Per gli incontri politici bisogna tenere conto di queste date in maniera molto seria».

«La volontà c’è assolutamente di un incontro a livello di ministri e di un dialogo politico molto più approfondito. Nel frattempo continuiamo a tenere i rapporti in maniera molto stretta al livello di vice ministri e sottosegretari».

«Da parte mia posso riconfermare la mia piena disponibilità, che ho già confermato con i fatti attraverso una presenza costante», ha concluso il sottosegretario.

Foto: Ambasciata del Messico in Italia

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