Azimut presenta in Messico l’unico fondo che investe in auto storiche

Azimut porta in Messico l'unico fondo al mondo che inverte in auto storiche / Foto: Azimut Messico

Ore 02.54 – Maria Grazia Sonzogni, presidente e CEO di Azimut Messico, ha spiegato nei giorni scorsi a Puntodincontro le particolarità del primo e unico fondo evergreen al mondo che investe in automobili storiche, l’Automobile Heritage Enhancement (AHE). Il prodotto è stato ideato, realizzato e lanciato dal Gruppo Azimut in partnership pluriennale con Ferrari ed è già stato presentato anche a clienti residenti in Messico.

«La nostra squadra specializzata nella gestione degli attivi reali» —ha detto— «ha studiato le caratteristiche degli investimenti degli individui ultra-high net worth, definiti come persone che possiedono almeno un milione di euro di patrimonio investibile e una ricchezza totale di almeno 10 milioni. Questi investitori sono presenti non solamente nei mercati sviluppati di Europa, Giappone, Australia, Canada e Stati Uniti, ma anche nei Paesi emergenti. Analizzando se la ricchezza di questi individui è rappresentativa di investimenti in attivi reali, abbiamo potuto notare che nel 44% dei casi solo tra il 2 e il 5% del totale del loro patrimonio è focalizzata in attivi da collezione. Quando parliamo di collezioni, le prime cose che vengono in mente sono gli orologi, i vini, l’arte e non sempre si includono le auto, sebbene esistano nel mercato da decenni, perché sono una prerogativa di una nicchia privata nelle mani di pochi partecipanti che appartengono a una rete esclusiva. Ma precisamente l’idea di Azimut è sempre stata quella di rendere accessibile anche al mercato al dettaglio tutto ciò che è caratteristico dei settori molto esclusivi».

«Studiando meglio il mercato delle auto d’epoca, supercar e hypercar» —ha continuato Sonzogni— «i nostri esperti hanno intrapreso l’analisi di come si è comportata storicamente questa classe di investimento. Sono molto pochi gli indici che gli si riferiscono, perché si tratta di risorse ancora non rappresentate nel mondo finanziario e che si trovano generalmente nelle mani di un piccolo gruppo di collezionisti. Il risultato dello studio è stato che, in primo luogo, la correlazione di questa classe di attivi con le altre (quotate o no) è praticamente nulla o negativa e il rendimento delle vetture classiche è stato di 185% negli ultimi 10 anni, migliore di qualsiasi altra classe di attivo collezionabile. È ovvio che si tratta di un settore non esplorato da altri gestori patrimoniali. Il mercato delle auto da collezione nel 2020 rappresentava circa 30 miliardi di dollari e già nel 2024 si stima che raggiungerà i 43 miliardi. Questi dati —ma soprattutto la bassa o negativa correlazione di questo investimento con altri strumenti disponibili nel mercato— rappresentano un profilo eccellente in ottica di rendimento e diversificazione».

«Sebbene siamo presenti in 18 Paesi, le nostre maggiori fabbriche di prodotti sono in Lussemburgo e in Irlanda, ove il quadro giuridico è più sviluppato. In particolare, il regolatore lussemburghese ha creato una squadra speciale che, lavorando a stretto contatto con il nostro team prodotti, potesse consentire la commercializzazione di questo nuovo strumento legato a una classe di attivo, le auto storiche appunto, sino a questo momento appannaggio solo della compravendita privata. Il fondo, lanciato dopo un anno di lavoro alla fine di maggio del 2023, è inoltre considerato uno strumento con la capacità di proteggere e supportare il patrimonio delle auto storiche e l’artigianato specializzato, inquadrandolo in un concetto di sostenibilità secondo l’Art. 8 SFDR, da qui il nome Azimut Automobile Heritage Enhancement».

«Recentemente abbiamo organizzato  un evento esclusivo per pochi clienti appassionati e collezionisti d’auto presso la concessionaria Ferrari a Città del Messico con la presenza del CEO di Azimut Globale, Giorgio Medda, e Rodrigo González, CEO di Ferrari Messico. In Lussemburgo per i fondi riservati —cioè rivolti a investitori istituzionali e a esperti— l’investimento minimo è di 125mila euro, il che vale anche per questo fondo che, però, ha nel suo patrimonio vetture che hanno valori superiori al milione di euro. Il risultato è una democratizzazione di un mercato che fino a adesso era esclusivo e con pochi partecipanti. Gli azionisti del fondo godono inoltre di vantaggi esclusivi dell’AHE Club, quali partecipare a concorsi di eleganza e competizioni nel mondo, stage di guida, eventi formativi di approfondimento su argomenti legati alle auto ecc. Il fondo AHE dispone anche di una classe per collezionisti che permette una contribution in kind di autovetture, di co-investire in determinate auto, diritto di opzione di acquisto delle auto del fondo AHE una volta in vendita, accesso a periti specializzati su auto d’epoca di alto livello, corsi pilota, valorizzazione della gestione delle collezioni private e relativa assistenza fiscale o successoria».

«La collaborazione con Ferrari —che a sua volta è azionista del fondo AHE— è arrivata strada facendo, perché oltre 60% delle auto d’epoca ben conservate al mondo che rappresentano questo mercato provengono dalla casa di Maranello. Uno dei motivi è un particolare patentino per ognuna di queste vetture, ideato da Enzo Ferrari, che ne riassume le caratteristiche tecniche e la storia dei proprietari. È allo studio un progetto per digitalizzare l’albo di auto storiche Ferrari».

«La valutazione delle auto incluse nel fondo di volta in volta segue precisi iter di pre-perizia e perizia validati dal revisore esterno Ernst & Young. Il custode delle quote del fondo AHE è la banca depositaria Edmond de Rothschild», ha concluso Sonzogni.

Di seguito alcuni esempi di auto che sono già parte del patrimonio del fondo Azimut Automobile Heritage Enhancement:

Ferrari 499P, la nuova Le Mans Hypercar con cui Ferrari ha affrontato il FIA World Endurance Championship nella classe regina a 50 anni dall’ultima apparizione ed ha trionfato nell’edizione del centenario della 24 Ore di Le Mans. Appartiene alla collezione di AHE uno degli esemplari impiegati durante l’intenso percorso di sviluppo durato nove mesi che ha consentito alla 499P di essere immediatamente competitiva ed affidabile. Esistono solo due prototipi al mondo: uno è custodito presso il Museo Ferrari a Maranello e l’altro fa parte del fondo.

Ferrari 488 GTE prototipo, massima espressione delle GT da competizione, è la vettura che difende i colori del Cavallino Rampante nel mondiale FIA WEC e nell’ELMS che nel corso della stagione ha ottenuto risultati eccellenti con vittorie nel mondiale e nel campionato europeo. La 488 GTE si è aggiudicata tutti i titoli —piloti, scuderie e costruttori— a disposizione per le vetture di questa classe, chiudendo la sua carriera LMGTE Pro del mondiale con 4 allori iridati costruttori.

Ferrari 488 GT3 Evo 2020 prototipo, sviluppata dalla 488 GT3 di cui ha raccolto il testimone arricchendo lo strabiliante palmares con trionfi nei campionati e nelle gare più difficili come la 12 Ore di Sebring, la 24 Ore di Spa-Francorchamps o il titolo nell’Endurance Cup dell’IMSA. La 488 GT3, nelle sue varie configurazioni, ha raggiunto quota 124 per quanto riguarda i titoli vinti dal 2016.

Supercar PAGANI ZONDA 760 RS, primo modello di lusso Pagani che ha stabilito il record al circuito Nurburgring in Germania.

Ferrari Daytona SP3 prototipo, premiata con il “Grand Prix: la supercar più bella del 2022” al Festival internazionale dell’automobile di Parigi.

Maria Grazia Sonzogni, presidente e CEO di Azimut Messico (Foto: Azimut)

Patronato ITAL Messico
Associazione Italiana di Assistenza IAP
Condividi questo articolo / Comparte este artículo