«La lotta alla criminalità organizzata ha unito Messico e Italia»

«La lotta alla criminalità organizzata ha unito Messico e Italia» / Foto: Instagram andrea_delmastro

Ore 08.46 – La lotta alla criminalità organizzata ha unito Messico e Italia, ha affermato il magistrato Rafael Guerra Álvarez, presidente del Poder Judicial di Città del Messico, sottolineando come questo fenomeno pone il mondo di fronte a una sfida che non può essere affrontata isolatamente.

«Dobbiamo lavorare come comunità globale sulla via della pace e della sicurezza», ha affermato il magistrato nel corso della presentazione del libro Luchar contra la mafia, del sociologo italiano Nando dalla Chiesa.

Nella sede dell’Instituto Mexicano de la Justicia e alla presenza dell’ambasciatore d’Italia in Messico, Alessandro Modiano, e del sottosegretario di Stato al ministero della Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, ha ricordato che Messico e Italia condividono problemi, ma anche soluzioni.

Ha citato il caso del programma binazionale De vuelta a la comunidad, che combatte la recidiva criminale attraverso contributi di grande utilità pubblica da parte dei carcerati. Si tratta di un programma innovativo, ha spiegato, perché permette ai detenuti di uscire per qualche ora dal carcere e svolgere lavori a beneficio della società, sostenendo così il reinserimento.

Riferendosi al volume di Nando dalla Chiesa —che raccoglie le conferenze dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, assassinati nel 1992— Guerra Álvarez ha assicurato che si tratta di un libro che fornisce informazioni sulla magistratura specializzata nella lotta alle mafie.

Ha ricordato che nel 1993 il Messico ha riformato la Costituzione includendovi la figura della criminalità organizzata, riconoscendola come un problema per proporre una politica globale, un atto che ha poi portato alla formulazione, approvazione e pubblicazione di una Legge Federale specifica su questo tema, prodotto di un dibattito tra specialisti e rappresentanti della società civile.

A sua volta, l’autore del libro ha ripercorso la genesi del suo lavoro, partendo dal tentativo di recuperare i testi di Falcone e Borsellino, ma fondamentalmente dalla sua personale convivenza con entrambi, soprattutto con il primo, al quale attribuiva una particolare «intuizione poliziesca».

Da parte sua, il Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia del governo italiano, Andrea Delmastro, ha affermato che il Messico deve guidare gli sforzi in America Latina nella lotta contro la criminalità, come in Europa lo fa l’Italia, nazione attualmente riconosciuta a livello mondiale per i controlli che impediscono la presenza di denaro frutto di attività illecite nell’economia (Quadratín).

Foto: Instagram @andrea_delmastro

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