Ore 07.30 – Nel corso del 2023, i flussi di investimenti diretti esteri (IDE) verso il Messico sono cresciuti del 2,2% rispetto al 2022, raggiungendo la cifra di 36,06 miliardi di dollari e segnando un record per il secondo anno consecutivo, secondo i dati preliminari diffusi ieri pomeriggio dal ministero dell’Economia.
Se si scontano dall’importo degli IDE del 2022 gli afflussi atipici corrispondenti alla ristrutturazione di Aeroméxico e alla fusione di Televisa e Univisión (che ammontano a quasi 6,9 miliardi di dollari), la crescita degli IDE nel 2023 è ancora maggiore e si attesta al 26,9%, ha precisato il ministero in un comunicato.
La maggior affluenza di capitali si è concentrata nella prima metà dell’anno. Al 30 giugno 2023, il calcolo preliminare degli IDE ammontava a 29.041 milioni di dollari, pari all’80% del totale annuale.
Il record di IDE precedente a quelli degli ultimi due anni si era registrato nel 2013, con un importo di 35,19 miliardi di dollari.
Il nuovo massimo coincide con l’interesse per il Paese nel contesto della tendenza alla delocalizzazione delle strutture produttive (nearshoring), provenienti principalmente dall’Asia.
Questo fenomeno, sommato ai maggiori investimenti pubblici legati ai progetti infrastrutturali del governo del presidente Andrés Manuel López Obrador, ha motivato una significativa ripresa delle attività produttive, che sono oggi il motore trainante dell’economia messicana.
Alla fine del terzo trimestre dello scorso anno, gli investimenti fissi lordi —che mostrano come il valore aggiunto nell’economia viene investito anziché consumato— erano cresciuti del 19,7% (El Economista).
Immagine: Fernando Luna Arce / Forbes México