Ore 17.28 – Il Senato messicano ha approvato oggi all’unanimità la Ley Silla, una riforma della legislazione che regola i rapporti di lavoro in questo Paese latinoamericano e mira a garantire il diritto al riposo nel corso della giornata. Il testo approvato vieta agli imprenditori di obbligare i propri collaboratori a rimanere in piedi tutto il turno.
La Ley Silla prevede l’obbligo di garantire ai dipendenti il riposo su un sedile con uno schienale durante l’orario di lavoro. Il provvedimento è rivolto principalmente ai settori dei servizi, del commercio e ai centri con caratteristiche simili. Negli altri settori il regolamento sarà applicabile solo se la natura delle attività lo consente.
L’obiettivo di queste modifiche alla Legge federale sul lavoro (LFT) è quello di evitare rischi per la salute associati alla prolungata permanenza in piedi delle persone.
Dopo l’approvazione del Senato, l’emendamento dovrà essere ratificato dalla Camera dei Deputati affinché le sue disposizioni diventino obbligatorie. Se il testo non verrà modificato, le aziende avranno 180 giorni di tempo per mettere in atto le nuove norme dopo la loro pubblicazione sul Diario Oficial de la Federación.
Attualmente, la LFT considera come obbligo del datore di lavoro solo «mantenere un numero sufficiente di posti o sedie a disposizione dei lavoratori», senza che vi sia un collegamento con il riposo o un divieto che impedisca alle aziende di costringere le persone a lavorare continuamente in piedi. Queste norme non venivano riformate da più di 50 anni.
Il decreto stabilisce che i datori di lavoro avranno l’obbligo di «mettere a disposizione di tutti gli impiegati dei settori dei servizi, del commercio e dei centri di lavoro analoghi un numero sufficiente di sedili o sedie con schienale per l’esecuzione delle loro funzioni o per il riposo periodico. In caso di pause periodiche, i sedili o le sedie con schienale dovranno essere collocati in apposite aree all’uopo predisposte nelle strutture lavorative. La stessa disposizione sarà osservata negli stabilimenti industriali quando la natura delle attività lo consenta».
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