Ore 10.05 – Secondo il Deloitte Global Automotive Consumer Study 2024, il rallentamento delle preferenze verso i veicoli elettrici in alcuni mercati, tra cui Stati Uniti e Unione Europea, potrebbe mettere a repentaglio le scadenze previste dalle normative locali e dagli accordi internazionali.
Da oltre un decennio, Deloitte esplora le tendenze dei consumatori nel mercato automobilistico che incidono su un ecosistema di mobilità globale in rapida evoluzione.
Tra i principali risultati dell’edizione 2024 si evidenzia che, nonostante gli sconti offerti dai produttori e gli incentivi statali pensati per renderle più accessibili, gli alti tassi di interesse e i prezzi di listino ancora elevati potrebbero indebolire l’interesse dei consumatori per le auto elettriche.
Continuano a intromettersi anche una serie di altri fattori, tra cui l’ansia legata all’autonomia, ai tempi di ricarica e alla disponibilità di infrastrutture nei centri urbani e nelle rotte interurbane.
L’Unione europea insegue l’obiettivo zero emissioni di gas serra al 2050 e ha fissato al 2035 la fine della produzione dei motori tradizionali a combustione interna, benzina o diesel. Ma le case automobilistiche preferirebbero vedere posposta questa scadenza. La ragione è semplice: i consumatori europei, nel loro complesso, dichiarano ancora come prima scelta per la prossima vettura da acquistare proprio le auto a benzina e gasolio. In un anno la predilezione degli italiani per i veicoli a benzina e gasolio è salita dal 19% al 30% e nel continente pesa ancora di più: 43%.
Negli Stati Uniti, il 67% degli intervistati ha mostrato una preferenza per i veicoli a benzina/diesel quando si tratta di pianificare il prossimo mezzo di trasporto e solo il 6% prevede di acquistare un’auto completamente elettrica. Il 16% delle risposte propende per le auto ibride e il 6% indica le unità ibride elettriche plug-in.
Nella maggior parte dei mercati esaminati, inoltre, la ragione principale per cui i consumatori intendono acquistare un veicolo elettrificato deriva da un forte desiderio di ridurre i costi operativi, superando la preoccupazione per il cambiamento climatico globale.
Immagine: Deloitte Touche Tohmatsu Limited