In Toscana un percorso condiviso tra architettura italiana e arte messicana

In Toscana un percorso condiviso tra architettura italiana e arte messicana / Immagini: Karla Mendoza – Studio Sesma

Ore 07.07 – I lavori sono iniziati nell’agosto del 2023 e l’inaugurazione è prevista nel giugno del 2025, quando la struttura di collegamento pedonale tra il centro storico e le aree dei servizi pubblici lungo viale Gramsci nel Comune di Peccioli, voluta da Belvedere SpA e realizzata dal Comune di Peccioli, si rivelerà compiutamente, valorizzando la porzione di territorio toscano in cui si incastona.

Sappiamo già che la promenade architecturale ideata dal gruppo di progettisti, con capofila Nico Panizzi di Heliopolis 21 Architetti Associati, avrà un andamento ipogeo, semi-ipogeo e aereo e una connotazione fortemente scultorea nel dialogo con il paesaggio sia sul versante collinare che sul tratto pianeggiante.

E, altresì, che sarà dotata di un sistema di accessi e percorsi fruibili, egualmente qualificanti per tutti.

Ci intriga sapere che avrà il plus-valore di un’architettura pittorica, completamente avvolta nello straniamento esperienziale proposto dall’Universo Espanso 9 di Raymundo Sesma, e che entrerà a far parte del MACCA, il Museo d’Arte Contemporanea a Cielo Aperto curato dalla Fondazione Peccioli per l’Arte.

Il noto artista messicano è stato infatti chiamato a realizzare un cogente intervento site-specific sulla costruzione. E utilizzando la geometria, il disegno e il colore, come sono propri della sua ricerca, la porterà alla massima espressività, operando una «cesellatura tramite frastagliate e lacerate sezioni», racconta Rossana Ciocca dello studio Sesma.

L’opera si svilupperà per strati «Come nella pittura antica, si genera da un primo pattern di linee in bianco e nero che ridisegnano l’immagine vettoriale dell’architettura, evidenziandone i rimandi alla figura di un ponte torre», continua. «La scelta cromatica del bianco e del nero è un omaggio alle chiese romaniche toscane. Questi colori ispirazionali, in dialogo con la matericità della costruzione e del paesaggio, definiranno infatti le campiture dei grigi, creando pieni e vuoti veri o simulati. In questo modo lo sguardo del visitatore non sarà mai uguale a se stesso, perché cambia e si modifica ad ogni suo passo nell’attraversamento. Sarà il contrasto tra interno ed esterno il centro della poetica espressa dal progetto, per superare l’ovvietà di ciò che appare e di ciò che è già conosciuto e per portare in evidenza ciò che viene nascosto dalle ombre e dalle forme scultoree del nuovo collegamento: uno spazio partecipativo e interdisciplinare di emancipazione» (Antonella Boisi – Interni).

Un render della promenade architecturale-pittorica incastonata nel paesaggio di Peccioli in fase di realizzazione.
Immagini: Karla Mendoza – Studio Sesma

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