Silli: «Una nuova diplomazia dell’architettura tra Italia e Messico»

Silli: «Una nuova diplomazia dell’architettura tra Italia e Messico» / Foto: ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale

Ore 05.04 – Il sottosegretario di Stato al ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Giorgio Silli è intervenuto ieri nella cerimonia di apertura del 1º Colloquio Italia-Messico sull’architettura del XX secolo, che si svolge nella capitale del Paese latinoamericano.

Il politico fiorentino, a cui sono state delegate le relazioni bilaterali con il Messico, ha descritto in un video-messaggio le principali caratteristiche del Distretto del Contemporaneo di Roma, progetto che intende riconoscere e valorizzare i caratteri architettonici e ambientali peculiari del settore Flaminio/Foro Italico/Farnesina e portare a conoscenza del pubblico internazionale un patrimonio di straordinaria importanza dal punto di vista culturale e della storia urbana della capitale italiana.

«Oggi siamo qui riuniti» —ha detto Silli— «per esplorare e celebrare i profondi legami e le reciproche influenze tra Italia e Messico nel campo dell’architettura del XX secolo».

«Ci riuniamo anche» —ha proseguito— «per presentare il vibrante Distretto del Contemporaneo di Roma, una demarcazione dove la ricchezza culturale e la vitalità creativa definiscono questa città eterna attraverso i diversi modi in cui il presente si intreccia con i suoi preziosi antecedenti storici».

«Roma, culla della civiltà occidentale, è da secoli un crogiolo di arte, architettura e pensiero innovativo».

«Dalle maestose rovine dell’Impero Romano alle strette strade acciottolate, questa città respira la storia guardando al futuro».

«Il Distretto nasce con l’obiettivo di creare un vero e proprio museo a cielo aperto che illustri e valorizzi lo straordinario insieme di edifici e monumenti costruiti nel secolo scorso nei quartieri che circondano la grande ansa che il Tevere disegna nella zona settentrionale di Roma».

«In questo contesto, in una posizione urbana di rilievo, si trova il Palazzo della Farnesina, sede del ministero degli Affari Esteri. Ci sembra quindi naturale immaginare il nostro dicastero come punto di partenza di questo grande polo urbano di interesse culturale, proponendosi come elemento di interconnessione di tutte le edificazioni realizzate nell’area nella prima metà del XX secolo».

«Mi sembra particolarmente valida l’intuizione alla base di questo progetto: poter raccontare una Roma che non è più solo erede della tradizione classica di un patrimonio antico, ma proporre una visione moderna, creativa e innovativa, proiettata verso il futuro».

«Parlare di Distretto del Contemporaneo è parlare di nuovi spazi per le arti, il design e l’architettura, temi che ci avvicinano alla molteplicità di Paesi che, come noi, affrontano le sfide dell’urbanizzazione sostenibile, aprendo nuovi fronti di dialogo e collaborazione internazionale» .

«È questo l’asse portante di una nuova diplomazia dell’architettura che vuole promuovere il confronto e lo scambio reciproco con analoghe esperienze di rigenerazione degli spazi urbani e che è nostra intenzione sviluppare con il Messico, anche attraverso gli incontri di questi giorni».

«Senza ulteriori indugi, dichiariamo inaugurato questo colloquio. Che sia un incontro trasformativo per tutti», ha concluso il sottosegretario.

Foto: ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale

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