In Messico la mostra “Mosaico. Codice italico di un’arte senza tempo”

In Messico la mostra “Mosaico. Codice italico di un’arte senza tempo” / Immagine: Centro Nacional de las Artes

Ore 14.34 – Sarà inaugurata stasera alle ore 19 al Centro Nacional de las Artes (CENART) di Città del Messico l’esposizione Mosaico. Codice italico di un’arte senza tempo.

Prodotta dalla Direzione Generale per la Diplomazia culturale del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale (MAECI) e ideata e realizzata da Magister Art, la mostra espone al di fuori del territorio italiano alcuni dei più importanti tesori del patrimonio del Bel Paese attraverso contenuti audiovisivi inediti, riprese subacquee e con droni, materiali d’archivio, animazioni grafiche e una colonna sonora appositamente composta.

Il percorso è articolato in sette stazioni, in un viaggio che parte dalla Collezione Farnesina del MAECI, con alcuni dei più importanti artisti italiani del XX e del XXI secolo che si sono misurati con il mosaico lasciando tracce indelebili di tecnica e creatività.

La prima protagonista è Roma, il cui passato si anima attraverso i mosaici custoditi nei Musei Capitolini e nelle due basiliche altomedievali: quella dedicata ai santi Cosma e Damiano e quella di Santa Prassede.

La storia passa poi per una delle più lussuose dimore di Pompei, la Casa del Fauno, tra le migliaia di tessere che compongono la testimonianza della battaglia di Isso.

Il mosaico pavimentale della Basilica di Aquileia cambia prospettiva tra le pareti della stazione successiva, in un intreccio di narrazioni iconiche e allegoriche all’indomani dell’Editto di Costantino che garantì anche ai cristiani la libertà di culto.

La terza stazione è dedicata a Ravenna, alla dimensione spirituale, resa da una rinnovata luce riflessa sull’oro delle tessere, del Mausoleo di Galla Placidia, della Basilica di San Vitale e di Sant’Apollinare in Classe.

Al patrimonio musivo della Sicilia sono dedicate due stazioni: l’epoca di Ruggero II rivive in un itinerario solenne dei suoi luoghi sacri, dal Duomo di Monreale alla Cappella Palatina alla Martorana. Usi, tradizioni e costumi dei Romani si snodano lungo i corridoi e le stanze di un ritrovamento archeologico di valore inestimabile: la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina.

Per l’ultima stazione sarà necessario inabissarsi figurativamente nel Golfo di Napoli: i mosaici del Parco Archeologico Sommerso di Baia si mostrano oggi a chi si immerge per scoprire un porto, le strade, i luoghi di villeggiatura dell’aristocrazia romana e della famiglia imperiale fino al III secolo d.C.

Tra sostenibilità e innovazione, la mostra viaggia di Paese in Paese grazie a Magister ArtBox, una soluzione di progettazione espositiva sviluppata per la gestione dei processi di montaggio, allestimento e smontaggio delle mostre itineranti adattabili a spazi di diversa natura e senza elementi di scarto.

Mosaico. Codice italico di un’arte senza tempo è stata allestita in collaborazione con il ministero messicano della Cultura nella Galleria centrale del CENART e rappresenta un’occasione inedita per scoprire l’unicità, la ricchezza e la storia del patrimonio musivo italiano. Potrà essere visitata fino al 12 maggio dal mercoledì alla domenica dalle ore 10 alle 17.30. L’ingresso è libero.

Immagine: Centro Nacional de las Artes

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