Ore 13.35 – Ieri sera l’ambasciatore italiano in Messico, Alessandro Modiano, ha rivolto un messaggio ai numerosi partecipanti alla prima Giornata del Made in Italy, evento che in terra azteca ha avuto come tema centrale la transizione energetica e l’economia circolare, organizzato nella capitale del Paese dall’Ambasciata e dall’Agenzia ITA/ICE.
È stato uno degli otto forum globali —insieme a quelli di Atene, Belgrado, Hong Kong, Londra, Madrid, Parigi e Rio de Janeiro— attraverso i quali la rete di ambasciate, consolati, istituti di cultura ed uffici per la promozione del commercio estero ha celebrato l’eccellenza dell’apparato produttivo del Bel Paese.
«Ringrazio» —ha detto Modiano— «i colleghi dell’Ambasciata, dell’Agenzia ITA/ICE e dell’Istituto Italiano di Cultura per aver organizzato questo importantissimo evento».
«È la prima volta che si realizza la Giornata del Made in Italy, un’iniziativa pensata per celebrare e promuovere il settore produttivo italiano. Sono molto felice che i temi centrali in Messico di questa serie di presentazioni siano stati la transizione energetica e l’economia circolare, questioni che hanno a che fare con il nostro futuro».
«Prima di venire in Messico come ambasciatore, ho ricoperto per poco più di un anno il ruolo di Inviato Speciale per il Cambiamento Climatico del governo italiano. È stata una coincidenza, poiché quando sono stato nominato mi occupavo di questioni legate alle sfide globali, ma senza una particolare attenzione al clima. L’esperienza, però, è stata molto illustrativa e mi ha permesso di confermare che la grande sfida per il nostro pianeta è proprio questa»
«Quando parliamo di economia circolare non ci riferiamo solo alle metodologie industriali e al miglioramento dei processi, ma alle prospettive delle prossime generazioni».
«Ho partecipato come rappresentante del governo italiano a molti negoziati multilaterali —tra cui le conferenze delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, il G7 e il G20, dove Italia e Messico svolgono un ruolo molto rilevante— ed ho capito che questa è la sfida più importante per il futuro. Abbiamo molti modi per rafforzare il benessere delle nostre popolazioni, aumentare gli scambi commerciali, ma il punto cruciale è proprio la lotta al cambiamento climatico. Non c’è discussione neanche a livello scientifico: il tema del riscaldamento globale va affrontato subito. Un altro punto che mi è apparso evidente durante la mia esperienza come inviato speciale è che non esiste un Paese, né un gruppo di nazioni, che possa svolgere questo compito senza ricorrere alla cooperazione internazionale. È una sfida che vinceremo o perderemo tutti insieme»
«L’Unione Europea ha messo in atto politiche e strategie molto ambiziose nei campi della mitigazione e dell’adattamento, cioè su come invertire la quantità di flussi di CO2 nell’atmosfera e su come adattare le nostre abitudini alle nuove situazioni che influenzano la vita quotidiana, ma —anche se i Paesi membri riusciranno a consolidare la tendenza alla riduzione delle emissioni— ciò non servirà a niente se non si realizza in un quadro di collaborazione globale».
«Si tratta, quindi, di una evoluzione e rivoluzione culturale, a livello delle società nel loro insieme, per definire e realizzare cambiamenti nelle nostre abitudini di consumo e per riutilizzare le materie prime e i prodotti finali».
«Il focus della Giornata Internazionale del Made in Italy in Messico mi rende orgoglioso perché, nonostante l’Italia abbia sviluppato metodi all’avanguardia nel campo dell’economia circolare e del riciclo, questo percorso obbligato che dobbiamo seguire va affrontato insieme, impegnandoci anche a livello individuale. In Europa è molto sviluppata la consapevolezza che si tratta di una sfida importante e dobbiamo costruire la stessa percezione anche in altri Paesi e continenti», ha concluso Modiano.
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