A Città del Messico un omaggio all’arte italiana in America Latina

A Città del Messico un omaggio all'arte italiana in America Latina / Foto: redfinanciera.mx/Secretaría de Cultura

Ore 17.49 – Il Palazzo delle Belle Arti di Città del Messico sarà, dal 30 maggio, la cornice della raccolta di fotografie d’archivio Vissi d’arte. L’Italia nei teatri dell’America Latina, un’iniziativa del Museo Nacional de Arquitectura e dell’IILA —Organizzazione Internazionale Italo-Latinoamericana— con il contributo della Direzione generale per gli italiani all’estero e le politiche migratorie del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, in collaborazione con l’Accademia nazionale di San Luca.

Il progetto —a cura di María Margarita Segarra Lagunes— si propone di diffondere un capitolo poco conosciuto della storia dell’architettura e dell’arte italiana, nonché gli stretti rapporti culturali creatisi tra il Bel Paese e l’America Latina in questo settore nel XIX secolo e fino alla metà del ‘900.

La presenza dell’Italia emerge attraverso il lavoro degli architetti e ingegneri che progettarono e diressero la costruzione di alcuni degli edifici più significativi del continente americano. Professionisti emigrati temporaneamente o definitivamente in America furono tra i principali protagonisti della trasformazione e della modernizzazione di molte città latinoamericane. Adamo Boari, Silvio Contri, Lina Bo Bardi, Roberto Gottardi, Vittorio Garatti, Juan Bautista Arnaldi, Vittorio Meano e Renato Schiavon sono solo alcuni degli artefici di questo processo.

Accanto a questi grandi nomi, spiccano scultori e pittori che contribuirono ad arricchire e valorizzare queste mirabili presenze urbane, insieme a maestri artigiani delle cosiddette arti minori, come stuccatori, falegnami, ebanisti, vetrai e scalpellini, che con la loro opera realizzarono decorazioni con dettagli e soluzioni ispirate ai principali monumenti europei.

L’esposizione valorizza, inoltre, il ruolo svolto da uomini d’affari e mercanti che contribuirono a caratterizzare la produzione con un inconfondibile sapore italiano, attraverso l’importazione di opere e materiali come marmi, mosaici, bronzi, balaustre, vetrate, lampadari, arazzi, mobili e altri accessori decorativi.

Il sapore dell’Italia fu sottolineato dalla presenza di musicisti, attori, cantanti lirici, compagnie di teatro, danza e opera che lasciarono segni indelebili durante le inaugurazioni e le cerimonie di apertura di questi meravigliosi palazzi.

Foto: redfinanciera.mx/Secretaría de Cultura

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