Ore 00.01 – Intervistato nel corso del programma Casa Italia della Rai, l’ambasciatore in Messico, Alessandro Modiano, ha fatto il punto su diversi aspetti delle attività svolte nei primi mesi della sua missione in questo Paese latinoamericano.
«La cosa che mi ha sorpreso di più» —ha detto — «è non solo la presenza in Messico di un grandissimo patrimonio culturale e archeologico, ma l’approccio particolare di attenzione e promozione nei confronti di questa ricchezza».
«I messicani» —ha aggiunto— «hanno una vera e propria passione per il loro passato e hanno un modo di promuovere i loro beni in questo ambito che sotto molti aspetti assomiglia a quello italiano. L’attenzione della gente ai musei e alla storia mi ha davvero colpito: non credevo di trovare un Paese così attratto dalle radici. Allo stesso tempo è un popolo che ama molto la gastronomia ed ha una cucina tradizionale importante. Io ho girato molto l’America Latina e direi che la cultura culinaria messicana, assieme a quella peruviana, senza dubbio risalta nel subcontinente».
«Per quanto riguarda il numero dei membri della comunità italiana in Messico, rispetto ad altri Paesi i numeri sono limitati. Però qui circa un secolo e mezzo fa si registrò un’immigrazione molto significativa che si concentrò in particolare sulla costa del Golfo del Messico ed è oggi perfettamente integrata alla popolazione locale. Ma è anche interessante l’arrivo costante, in particolare di giovani, che si concentrano sia nella penisola dello Yucatan per lavorare nel settore del turismo, sia a Città del Messico, che si sta rapidamente trasformando in una delle capitali più importanti nell’ambito della cultura e dell’arte contemporanea. Qui molti italiani arrivano per svolgere attività in questi settori».
«Per celebrare i 150 anni delle relazioni diplomatiche tra il Messico e l’Italia abbiamo organizzato diverse iniziative culturali di grande rilievo. Comincerei dalla visita della nave scuola della Marina Militare Amerigo Vespucci, che arriverà il 18 giugno a Puerto Vallarta e che consideriamo l’evento più visibile da parte italiana per festeggiare questo anniversario. Abbiamo, inoltre, coordinato l’allestimento di una mostra che è stata inaugurata lo scorso febbraio dal sottosegretario agli Esteri Giorgio Silli sulle opere di arte contemporanea esposte stabilmente alla Farnesina. Abbiamo organizzato tante altre manifestazioni in diversi settori per un motivo molto semplice: oltre al contesto importante dei 150 anni, bisogna dire che in Messico la voglia di Italia e l’amore verso il nostro Paese è veramente molto forte. È facile avere successo».
Foto: Rai Italia