
Ore 07:04 – Il gruppo italiano Brembo fornisce pinze freno a tutti le scuderie di Formula 1 e l’autodromo Hermanos Rodríguez, dove si correrà il Gran premio del Messico questo fine settimana, è classificato come un circuito molto impegnativo per questo componente.
In una scala da 1 a 5, il tracciato ha un indice di difficoltà pari a 4, poiché la bassa densità dell’aria causata dall’altitudine record della pista riduce l’efficienza di raffreddamento di dischi, pastiglie e pinze.
I piloti utilizzano i freni in 9 delle 17 curve, affidandosi all’impianto per tutte le curve dalla 4 alla 7. Tra queste, tre frenate sono classificate come hard e due come medium.
La curva più impegnativa per l’impianto frenante è la numero 1. Le monoposto di F1 vi arrivano a 342 km/h e rallentano fino a 112 km/h in 2,68 secondi, percorrendo 141 metri. Durante questa fase, i piloti subiscono una decelerazione di 4,1 g e devono applicare una forza di 126 kg al pedale del freno. La potenza frenante generata raggiunge i 2.209 kW.
Nelle monoposto di Formula 1, ogni componente deve essere ottimizzato per evitare comportamenti che riducano le prestazioni complessive. L’attenzione è spesso rivolta ad ali e telaio, ma anche altri aspetti possono influire negativamente sui risultati. Un esempio sono le pinze freno tradizionali, che possono causare resistenza anche quando non sono in uso.
Brembo ha affrontato il problema con lo sviluppo del sistema anti-drag: un meccanismo costituito da un perno azionato da una molla di torsione che riduce la coppia residua, impedendo il contatto indesiderato tra disco e pastiglie quando i freni non sono in uso.
Quando il pilota rilascia il pedale, eliminando la pressione dal sistema, la molla riporta immediatamente le pastiglie in una posizione senza contatto, garantendo la massima efficienza in ogni condizione.
Foto: blimagen.com.mx