
Ore 16:08 – Si scrive un nuovo capitolo nella complessa trama dei rapporti tra Italia e Messico. A guidarlo è Filippo Strano, console onorario d’Italia a Cancún e fondatore del marchio Riviera Cristallina, un progetto di rilancio territoriale «nato nel cuore della Calabria, ma con lo sguardo rivolto al mondo», si legge in un comunicato.
L’iniziativa —una piattaforma tecnologica e culturale sviluppata nell’ambito di un modello che coniuga accoglienza, sostenibilità, patrimonio identitario e commercializzazione strategica— mira a riposizionare l’Italia meridionale nel panorama turistico internazionale.
Il progetto, già pienamente operativo, coinvolge 40 comuni calabresi, oltre 85 km di costa e 1.000 km² di territori ricchi di storia, paesaggio e autenticità.
Strano ha unito dal 2018 imprenditori, amministrazioni locali, associazioni e cittadini per attrarre un turismo consapevole e internazionale con una reale ricaduta economica e culturale sul territorio.
Oggi l’iniziativa si amplia con la nascita, in questo contesto, di un gemellaggio operativo tra Riviera Cristallina e Riviera Maya, avviato nei mesi scorsi in collaborazione con le autorità locali dello stato di Quintana Roo, guidato dal coinvolgimento diretto del comune di Playa del Carmen come capofila.
L’alleanza va ben oltre le cerimonie simboliche: al centro ci sono scambi concreti di competenze, strategie comuni, circuiti di promozione integrata e soprattutto la reciprocità nei flussi turistici, grazie alla creazione e vendita di pacchetti esperienziali per entrambe le destinazioni.
In questa cornice si inserisce anche l’importante accordo firmato l’11 luglio 2025 con la compagnia aerea Neos e con World Moving, società internazionale di servizi turistici con sede a Cancún. L’associazione darà vita a pacchetti integrati volo + territorio, con un sistema capillare di accoglienza dall’aeroporto fino al cuore delle esperienze calabresi e viceversa.
«Abbiamo scelto di lavorare con partner che portano valore reale» —afferma Filippo Strano— «e che condividono una visione alta e concreta del turismo, un turismo fatto di esperienze, qualità, spesa consapevole, radicamento culturale. Non inseguiremo il modello a basso costo dei viaggi ‘mordi e fuggi’. La Riviera Cristallina punta a diventare un hub del turismo di fascia medio-alta, accessibile ma raffinato, proprio come già avviene in altre regioni del mondo, a partire dalla Riviera Maya».
A suggello di questo percorso, il prossimo 25 luglio la Riviera Cristallina riceverà a Roma, nella sala della Protomoteca del Campidoglio, il premio Fairness Magazine Excellence – Valori e Talenti del Made in Italy, un riconoscimento all’innovazione, alla coerenza e alla visione che il progetto rappresenta.
Il posizionamento internazionale dell’iniziativa è ulteriormente rafforzato dall’integrazione di strumenti tecnologici già attivi e pienamente funzionanti: una app mobile e un widget per siti web, prime nel loro genere in Italia, sono già operativi e accessibili in diverse lingue. Offrono geolocalizzazione, schede interattive, call to action configurabili, eventi, itinerari, punti di interesse e promozioni dinamiche. A questi si affiancherà presto anche una piattaforma AI per la creazione automatica di pacchetti turistici personalizzati.
Una parte importante del successo del progetto è dovuta anche agli investimenti già attivati da parte di privati messicani, che hanno creduto nella visione della Riviera Cristallina e hanno deciso di sostenere attivamente il suo sviluppo.
Ma non solo. Dalla Riviera Maya arriva anche un patrimonio di competenze strategiche nel settore dell’ospitalità, che il progetto ha saputo valorizzare con una serie di iniziative di formazione, condotte da alti esecutivi di aziende di Cancún e rivolte ai titolari delle strutture ricettive, ai collaboratori e perfino alle scuole della Riviera Cristallina.
Un ponte reale, che non solo collega due territori, ma trasferisce conoscenze e professionalità dove ce n’è più bisogno.
«Il nostro obiettivo» —conclude Strano— «è costruire una nuova geografia del turismo italiano, e dimostrare che l’Italia del Sud ha le carte in regola per essere protagonista di un modello vincente. Il legame con il Messico è naturale per me, ma anche strategico per l’Italia. Cancún è la mia base quotidiana, ma viaggio spesso in Calabria per accompagnare il progetto fino a quando non sarà abbastanza solido da camminare da solo. Poi torno a osservarlo da lontano, con orgoglio».
Immagini: rivieracristallina.com